GUIDO DA PARMA

GUIDO DA PARMA (? - 1360)

rettore di scuola

A Cividale pose fine i suoi giorni il “magister scolarum” G. da P., ancora in grado di testimoniare a un rogito il 13 gennaio, ma deceduto il 31 agosto del 1360. In terra patriarcale si erano sistemati tre suoi figli. Giacomo e Montino canonici del capitolo della stessa città, e Giovanni, pievano di Codroipo, ricordati insieme con la madre Onesta, anch’essa da Parma, nel Libro degli anniversari del capitolo forogiuliese. Prima di G., dopo l’omonimo professore di diritto, altri personaggi di analoga provenienza erano stati familiari per i Cividalesi: Franceschino armigero (1355) con Giovanni di Nicolò Savorgnano, Sagino gastaldo della stessa terra (1327), il vicario patriarcale Ambrogio, a parte gli zecchieri Pietro e Tommaso Anelli, i cui nomi sotto i patriarchi Pagano della Torre e Bertrando di Saint-Geniès erano sicuramente corsi per tutta la Patria. Non erano d’altronde i soli immigrati padani che approdavano nell’est a portarvi nuovi fermenti di cultura: G. infatti s’inseriva in un clima di grande apertura, a Cividale, una città che già nelle aspettative prima di Ottobono, di Bertrando e poi di Nicolò di Lussemburgo avrebbe aspirato a diventare sede universitaria. E la serie prima di Bertrando, poi di Nicolò di Lussemburgo al momento sorretta dal comune e prima dal capitolo, lo giustificavano.

Bibliografia

GUERRA, Otium, LI, 51.

P.S. LEICHT, Per la storia della glossa al decreto di Graziano. Note ad un codice del r. museo di Cividale, «MSF», 1 (1925), 13; SCALON, Libri, n° 121, 47; SCALON, Libri degli anniversari, 112, 129, 341, 416, 427, 455, 498, 701, 833, 937, 1018.

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