GRINEO MARCO ANTONIO

GRINEO MARCO ANTONIO (1468 - 1540)

rettore di scuola, umanista

Umanista e pubblico maestro, nacque nel 1468 e morì a Gemona intorno al 1550. Il padre, Gilberto – umanista e maestro a sua volta, attivo nell’Italia meridionale, quindi, alla fine del secolo XV, in Dalmazia ed in Istria – è noto per aver plagiato una grammatica di Pomponio Leto, nonché alcuni epigrammi di Callimaco Esperiente (tale aspetto poco nobilitante della sua attività fu scoperto dal Ruysschaert; un’analisi attenta dei carmi plagiati è stata compiuta dalla Casarsa, la quale ha rilevato come la contraffazione non abbia un carattere meccanico, ma riveli una capacità di rielaborazione a tratti anche raffinata). Il G. accompagnò il padre nelle sue varie peregrinazioni, coadiuvandolo nell’attività d’insegnamento e, alla morte di questi (1501), proseguendone l’attività. Come “magister publicus” fu a Capodistria dal 1501 al 1504 (vi ebbe la protezione della notabile famiglia Caluri, del cui cognome usò poi fregiarsi); si spostò quindi a Pirano (piranese era sua moglie, Lucia Felice Caldana), e fu poi di nuovo a Capodistria per il triennio 1508-11. Si trasferì finalmente in Friuli, e vi trascorse il resto della vita: per brevi periodi soggiornò a Udine, a Cividale e a San Daniele, ma prevalentemente risiedette e insegnò a Gemona. Suo figlio Pietro seguì le tradizioni avite e, con l’incarico di “magister publicus”, si trasferì a Pirano. Il G. coltivò amicizie e relazioni con varie e notevoli personalità della vita culturale friulana del primo Cinquecento: tra esse il notaio udinese Antonio Belloni, del cui figlio fu precettore; il musicista cremonese, attivo a Cividale, Filippo da Lurano (un carme latino del G. fu musicato da Lurano, ed è stato pubblicato dal Pressacco e poi dal Lockwood); il celebre Giulio Camillo Delminio, che visitò Gemona nel 1529; il pittore Pellegrino da San Daniele, cui il G. commissionò una pala d’altare per il duomo gemonese (opera che non pare essere stata realizzata). Notevole documento dell’attività didattica del G. è un’edizione cinquecentina di Virgilio custodita nella Biblioteca del seminario di Udine (XXI H 55), sulla quale l’umanista appose una fitta rete di notazioni, a carattere sia esegetico sia autobiografico (di queste alcune trasmettono dati importanti, per noi altrimenti sconosciuti). Le postille del G., pur non essendo particolarmente originali e innovative rispetto alle correnti «lecturae Vergilianae» del Quattro e del Cinquecento, dimostrano tuttavia un’apprezzabile varietà di letture, che implica, a sua volta, una cospicua disponibilità di libri. ... leggi L’umanista cita tutti i maggiori prosatori e poeti latini di età classica; il medievale Odo Magdunensis (noto come Macer Floridius); una cospicua serie di autori del Quattro e del Cinquecento (tra cui Giovanni Pontano, Filippo Beroaldo, Agostino Dati, Erasmo); tra le opere in volgare è menzionato soltanto il Purgatorio di Dante (in volgare il G. si esprime raramente); non mancano riferimenti alla Sacra Scrittura (Antico e Nuovo testamento): egli accoglie pienamente l’interpretazione in senso moralistico e cristiano dell’opera di Virgilio, diffusissima nel Medioevo e nel Rinascimento.

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Bibliografia

Ms Biblioteca Civica di Trieste, R. P., 2-53 (già Alpha BB7); BNMV, Lat., XIV 264 (4269), f. 69r-70v.

LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 399; P.V. BALDISSERA, Cronichetta della chiesa e fu convento di S. Maria delle Grazie di Gemona, Gemona, Bonanni, 1889; B. ZILIOTTO, Gli umanisti Gilberto e Marco Antonio Grineo in Dalmazia, Istria e Friuli, «Archeografo Triestino», s. IV, 16-17 (65-66 della raccolta) (1949-1950), 153-207; J. RUYSSCHAERT, A propos des trois premières grammaires latines de Pomponio Leto, «Scriptorium», 15 (1961), 68-75: 70-73; L. CASARSA, Callimaco Esperiente e Gilberto (e Marco Antonio) Grineo: un caso di plagio, «Metodi e Ricerche», 1/3 (1980), 43-84; G. PRESSACCO, Echi arcaici nella musica friulana del Rinascimento, «Atti dell’Accademia di scienze lettere e arti di Udine», 83 (1990), 137-168: 147; L. LOCKWOOD, Sources of Renaissance Polyphony from Cividale del Friuli: The Manuscripts 53 and 59 of the Museo archeologico nazionale, «Il saggiatore musicale», 1 (1994), 249-314: 288-94; M. VENIER, Postille a Virgilio di Marco Antonio Grineo, «MSF», 78 (1998), 9-73.

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