AMASEO GIROLAMO

AMASEO GIROLAMO (1467 - 1517)

rettore di scuola, poeta

Fratello minore di Leonardo e Gregorio, nacque a Udine da Giovanni Celio il 10 settembre 1467. Compì i primi studi nella città friulana, apprendendo le lingue classiche sotto la guida di Marcantonio Sabellico. Nel 1486 l’A. divenne ripetitore del fratello Gregorio, cui era stato affidato l’incarico di professore della città di Udine. Nel 1489 ricevette a Duino dalle mani dell’imperatore Federico III la corona poetica e in seguito allo scandalo suscitato dalle relazioni amorose di Gregorio con alcune monache di S. Chiara e di S. Nicolò – da una di queste relazioni era nato Romolo Quirino – l’A. si trasferì con il fratello a Padova. Nell’aprile del 1493 era a Firenze dove voleva seguire le lezioni di Poliziano e di Giano Lascaris; in seguito visse tra Venezia, Padova e Udine. Nel settembre del 1499, quando Venezia cercava un’alleanza con la Francia in funzione antiturca, l’A. pubblicò un’operetta intitolata Vaticinium quo praedicitur universum orbem terrarum christianae religionis imperium subiturum, in cui immaginava che il re francese, Luigi XII, si sarebbe unito alla Serenissima e insieme, con il favore del papa Alessandro VI, avrebbero conquistato l’impero turco, tutta l’Europa orientale e l’Africa ponendo il mondo intero sotto la guida del cristianesimo. ... leggi L’11 agosto 1505 l’A. si laureò a Padova in filosofia e medicina e quindi rientrò in Friuli. Nell’ottobre del 1506 fu assunto come professore nelle scuole di Udine, impiego che avrebbe mantenuto ininterrottamente fino alla morte, salvo un breve allontanamento nel 1511 a causa del terremoto e della successiva peste che colpirono duramente il territorio friulano. Nel 1513 sposò Anna del Torso, dalla quale ebbe una figlia, Dorotea, mentre in precedenza, nel 1503, gli era nato un figlio naturale, Giovanni Celio. Morì il 21 maggio 1517. Oltre al Vaticinium l’A. pubblicò pochi versi sparsi, ma lasciò inediti dieci libri di poesie latine e qualcuna in greco, che, come risulta dal suo testamento, avrebbe voluto far pubblicare dal nipote Romolo.

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Bibliografia

Mss Biblioteca Ambrosiana, Milano, cod. Ambros., A 187 sup.; Ibid., cod. Ambros., A 59 inf. (versi e frammenti di lettere di G. Amaseo).

G. AMASEO, Vaticinium quo praedicitur universum orbem terrarum christianae religionis imperium subiturum, Venezia, Manuzio, 20 settembre 1499; ID., Ad lectorem carmem ex tempore editum, in F. VIDIENI, Panaegyricus Leonardo Laureano serenissimo principis dictus, Venezia, Vitali, 1503; ID., Carmen [due distici], in G. ARMONIO, Commedia Stephanium urbis Venetae genio publice recitata, Venezia, Vitali, [1503?].

LIRUTI, Notizie delle vite, II, 347-349; G. TOGNETTI, Amaseo, Girolamo, in DBI, 2 (1960), 654-655; MARCHETTI, Friuli, 939; DBF, 24; G. M. MAZZUCHELLI, Gli scrittori d’Italia [….], I/1, Brescia, Bossini, 1753, 576-577; F. SCARSELLI, Vita Romuli Amasaei a Flaminio Scarsellio descripta notis illustrata testimoniis ac monumentis comprobata Senatui bononiensi, Bologna, Sassi, 1769, 174-177, 190; L. e G. AMASEO - G.A. AZIO, Diarii udinesi dall’anno 1508 al 1541, prolegomeni di A. CERUTI, Venezia, Deputazione veneta di storia patria, 1884, XXIX, XXXIV-XXXV, XCVIII-C, CII-CIII; ONGARO, Scuole, 54-56; V. MARCHESI, Le scuole di Udine nei secc. XVI e XVII, «Annali del Regio Istituto tecnico di Udine», s. 2, 8 (1890), 6-8; SOMEDA DE MARCO P., Medici, 39; E. MARTELLOZZO FORIN, Sulla cronologia delle lauree di Gregorio e Girolamo Amaseo, «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», 1 (1968), 163-165.

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