TOMADINI RAFFAELE

TOMADINI RAFFAELE (1862 - ?)

musicista

Immagine del soggetto

Il musicista Raffaele Tomadini.

Appartenente a una famiglia di musicisti, Raffaele Giuseppe Grisogono di Benedetto nacque a Cividale del Friuli il 24 novembre 1862. Fu battezzato dallo zio paterno Giacomo Bartolomeo, con il quale compì gli studi musicali; suo fratello, omonimo dello zio musicista, fu anch’egli organista. Secondo le fonti anagrafiche, nel 1882 T. era genericamente musicista, mentre nel 1891 maestro di musica quando sposò la possidente Maria de Senibus. Infatti allora insegnava presso il Circolo musicale cividalese, del quale nel 1888 aveva assunto la direzione dopo il trasferimento a Udine del fondatore, Vittorio Franz. Nel 1893, alla morte di Giovanni Sussuligh, ricoprì l’incarico di direttore della banda cittadina, probabilmente fino al 1899 e, nuovamente, dal 1913 e non oltre il 1926. Dal 1899 fu organista del duomo di Cividale dopo le dimissioni di Giuseppe Tessitori. Per la festa di S. Valentino del 1900 gli si rimproverò di avere dato «aspetto di vera cabaletta» all’accompagnamento di una messa di G.B. Candotti, mentre la sua messa per l’Epifania del 1913 venne criticata per «la troppo continuata svarietà di motivi», ma altri lo considerarono in seguito degno erede dello zio. Fu apprezzato esecutore all’organo e collaudatore (1888 S. Giovanni in Xenodochio di Cividale, 1892 Vernasso, 1911 Cerneglons, 1912 Varmo). Nel 1900 fece affidare il rifacimento dell’organo Callido del duomo di Cividale alla ditta Zordan di Caltrano, per la quale inaugurò gli strumenti di Caltrano e di Monte Berico. Infine, il 22 agosto 1933 collaudò, insieme con Ulisse Matthey e Antonio Foraboschi, l’attuale organo Zanin. Per le Quarant’ore del 1902 affiancò un proprio Miserere a quello dello zio Iacopo e, secondo le testimonianze, da quell’anno l’uso ne rimase vivo a lungo. Le poche composizioni conosciute si trovano nell’Archivio musicale capitolare di Cividale del Friuli; l’organico strumentale prediletto comprende quintetto d’archi e organo. Di altre composizioni perdute diede notizia la stampa periodica coeva.

Bibliografia

Manoscritti: Tu es sacerdos (Br, coro 3V, orch, org) 1892; Martyr beate Hermagora (3V, archi, org) 1893; Tantum ergo (4V) 1896; Miserere (3V, org) 1902; Messa per s. Giovanni Battista (3V) 1905; Messa solenne (3V, archi, organo) 1910; Offertorio Jesum Anna (2V, org) 1911; Vespro (3V, archi, org) 1911; Messa per s. Raffaele arcangelo (3V, archi, org) 1912; Te Deum (3 o 4 V, archi, org) 1916, rev. 1929; Ave Maria (Br, org) a don Giovanni Giudici 1917; Missus (B, org) 1926; Sacerdos et pontifex (3V, org) 1924; Dinodia (vl, org) per matrimonio 1930.

G. MARIONI, Piccolo mondo musicale cividalese, «Avanti cul brun!», 19 (1952), 196-197; La banda a Cividale, a cura di C. MATTALONI, Cividale del Friuli, s.n., 1998, 41, 54-55; ID., Musica di banda a Cividale, in Cividât, 2, 494-495; R. FRISANO, Vittorio Franz organista, compositore, insegnante in Friuli tra Ottocento e Novecento, Tolmezzo, Ed. Andrea Moro, 2003, 66, 69, 70, 135, 136; A. GUERRA, Musica sacra e arte organaria tra Ottocento e Novecento attraverso la stampa cattolica udinese (1868-1917), t.l. specialistica, Università degli studi di Venezia, a.a. 2008-2009, passim.

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