PINALI VINCENZO ANTONIO LUIGI

PINALI VINCENZO ANTONIO LUIGI (1802 - 1875)

medico, docente universitario, impiegato

Immagine del soggetto

Il medico Vincenzo Pinali in un'incisione di G. Manzoni, 1875 (da Vincenzo Pinali, Padova 1876).

Nacque a Nogaredo (villa attualmente conurbata nell’abitato di Cordenons, Pordenone), presso l’avita casa dominicale, il 27 marzo 1802 (venne battezzato il 28 a Pordenone) da Damiano, giudice-avvocato, e Andreanna, contessa di Ragogna-Torre, sposata in seconde nozze dopo la morte per parto della prima moglie. P. compì gli studi primari a Cividale, dove ebbe l’appoggio di uno zio canonico, ma non poté proseguirli a causa degli insufficienti mezzi economici: dovette accettare un impiego all’ufficio del censo di Pordenone. Nel 1824 un’eredità inattesa gli consentì di riprendere gli studi e di iscriversi alla Facoltà di medicina e chirurgia nell’Ateneo patavino. Seguì nei primi tre anni le lezioni di illustri professori quali Floriano Caldani, Stefano Gallini, Martino (Martin) Steer, Rodolfo (Rudolf) Lamprecht, frequentando poi a Vienna il quarto anno accademico (1828-1829). Ritornato a Padova, si laureò il 25 agosto 1831 in medicina (con una tesi intitolata De Melancholia) e l’anno successivo in chirurgia. Presentato da Francesco Fanzago, professore di patologia speciale e di medicina legale, P. venne nominato assistente di Gaspare Federigo nella clinica medica per chirurghi dal 1832 al 1834, e di Franz Wilhelm Lippich presso la clinica medica per medici nei due anni successivi. Nel 1836 fu medico consulente municipale provvisorio di Padova, mentre un’epidemia di colera si diffondeva in città. Raccolse i risultati delle indagini effettuate durante quel periodo in una memoria dal titolo Intorno al cholera di Padova, letta all’Accademia patavina di scienze, lettere ed arti e pubblicata l’anno successivo. Dopo due incarichi in qualità di supplente, nel 1840 presso la clinica medica per chirurghi e dal 1841 presso la clinica medica per medici, nel 1857, a due anni dalla morte del titolare Giuseppe Corneliani, venne nominato professore ordinario di clinica medica. ... leggi Fu direttore della clinica – dove introdusse per primo l’uso dello stetoscopio, nonché le rilevazioni statistiche in campo terapeutico – e preside della Facoltà. Morì a Padova il 7 dicembre 1875, per «vizio cardiaco», e fu sepolto a Pordenone. A ricordo di P. (oltre a un pregevole ritratto di Luigi Naccari) esistono a Padova un’iscrizione, apposta sulla facciata della casa in cui visse, e due epigrafi commemorative collocate rispettivamente accanto all’entrata dell’Istituto di storia della medicina e nel chiostro dell’ospedale Giustinianeo. Entrambe fanno riferimento al generoso lascito (sia finanziario che librario, segnalato anche dalla rivista «The medical news and Library» nel febbraio 1876) con cui P. volle fondare la biblioteca della Facoltà medica, che a lui è intitolata.

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Bibliografia

Opere di V. Pinali: Intorno al cholera di Padova: memoria, «Giornale per servire ai progressi della patologia e della materia medica», 20 (1837); Sopra la contagiosità della migliare (lettera a Giacinto Namias), «Giornale veneto di scienze mediche», 1 (1850), 32-65, 177-260; Sull’organicismo e sul vitalismo, «Atti Ist. Ve.», s. III, 8 (1862-1863), 235-254; Lezioni sull’uso del salasso nella cura della pneumonite lette nella clinica medica dell’Università di Padova, Padova, Prosperini, 1870 (riunisce gli articoli apparsi nella «Gazzetta medica italiana. Provincie venete»); Statistica quinquennale di pneumoniti curate nella clinica medica di Padova, «Gazzetta medica italiana. Provincie venete», 16 (1873), 41-42 e 45-47.

DBF, 641; CLIO, 3622; G. CITTADELLA, Necrologio di Vincenzo Pinali, Padova, Prosperini, 1876; C. GHINOZZI, In morte del Prof. Vincenzo Pinali, «Lo Sperimentale, ovvero giornale critico di medicina e chirurgia», 30/37 (1876), 124-125; Prose e poesie in morte del professor Vincenzo Pinali, Padova, Prosperini, 1876; V. CANDIANI, Pordenone, ricordi cronistorici dall’origine del Friuli a tutto il 1900, a cura di A. BRUSADINI, Pordenone, A. Gatti, 1902 (= Pordenone, Stavolta, 1988), 401-404; O. LUZZATTO, Il clinico Vincenzo Pinali, «Il Friuli medico», 12/2 (1957), 5-14; O. BERNARDO, Contributo alla biobibliografla di Vincenzo Pinali, t.l., Università degli studi di Padova, a.a. 1972-1973; MARCHETTI, Friuli, 1001; L. PREMUDA, Die Einführung der Perkussion und der Auskultation in das «Studio Medico» von Padua, in Circa Tiliam. ... leggi Studia historiae medicinae Gerrit Arie Lindeboom septuagenario oblata, Leiden, Brill, 1974, 230-255: 240-248; F. DELLAROLE, Medici a Pordenone, II, «Il Noncello», 42 (1976), 5-32: 10-12; L. PREMUDA, Il primo centenario della morte di Vincenzo Pinali (1802-1875), «Padova e la sua Provincia», 12/1 (1976), 1-3; Mille protagonisti, 351; G. ZANCHIN - M. PANETTO, Il cholera morbus a Padova negli scritti di Vincenzo Pinali e nella pubblicistica coeva, in La geografia delle epidemie di colera in Italia: considerazioni storiche e medico-sociali, a cura di A. TAGARELLI - A. PIRO, III, Mangone, CNR/Istituto di scienze neurologiche, 2002, 1117-1144; G. ZANCHIN, La Biblioteca medica “Vincenzo Pinali” sezione antica: il fondatore, il lascito, il patrimonio librario (estratto da Atti della XXXVI tornata dello Studio Firmano per la storia dell’arte medica e della scienza), a cura di A. SERRANI, Fermo, Livi, 2003; M. ONGARO, Vincenzo Pinali: l’uomo, il medico, il suo tempo, Pordenone, Provincia di Pordenone, 2007.

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