PIETRA GAETANO

PIETRA GAETANO (1879 - 1961)

statistico, senatore, docente universitario

Immagine del soggetto

Il senatore Gaetano Pietra.

Nacque a Castiglione delle Stiviere (Mantova) il 10 agosto 1879 da Andrea, maggiore dei carabinieri che aveva partecipato alle guerre risorgimentali, e da Maria Molinari, scrittrice e poetessa friulana, che si erano sposati nel 1876 a Villanova dello Judrio, paese d’origine di Maria, dove la famiglia Pietra si trasferì pochi anni dopo. Compiuti gli studi superiori al R. Liceo ginnasio I. Stellini di Udine, P. si iscrisse alla Facoltà di matematica dell’Università di Padova, laureandosi brillantemente nel 1901. Dopo la laurea entrò nella pubblica amministrazione, facendosi apprezzare quale collaboratore di G. Valenti nella formazione del primo catasto agrario. Durante la prima guerra mondiale, su incarico del governo, fu a capo della Delegazione italiana per gli approvvigionamenti alimentari, agricoli e commerciali negli Stati Uniti e in Canada. Questo incarico gli consentì di costruirsi un bagaglio di esperienze e di stabilire contatti internazionali che risultarono importanti nelle sue successive attività. Rientrato in Italia, si dedicò all’insegnamento e alla ricerca. Nel 1923 vinse il concorso per la cattedra di statistica che era stata di Corrado Gini nella Facoltà di giurisprudenza di Padova. Fu titolare di questa cattedra fino al 1955, quando divenne professore emerito. Dal 1923 al 1929 aveva tenuto anche gli insegnamenti di statistica e di scienza delle finanze nell’Università di Ferrara. Fu apprezzato docente e guida scientifica sicura per i ricercatori che, con attenzione particolare al Veneto e al Friuli, si occuparono insieme a lui di problemi economici, demografici e sociali. ... leggi Furono anni fecondi di attività accademica testimoniata dalle molte importanti pubblicazioni, tra cui scritti di statistica economica, quali ad esempio La ricchezza privata della Provincia di Udine (1938) e Costo e valore monetario dell’uomo (1934), il manuale Lezioni di Statistica (1940) e il testo Studi di Statistica metodologica (1948). P. era convinto, come il suo maestro Gini, che per le amministrazioni fosse essenziale utilizzare buoni statistici; si impegnò pertanto alla loro formazione costituendo e dirigendo a Padova nel 1927 la Scuola di statistica. Con un gruppo di studiosi della disciplina, tra i quali l’allievo Paolo Fortunati, nel 1935 fondò il «Supplemento statistico» alla rivista «Nuovi problemi di politica, storia ed economia», che nel 1940 divenne, sotto la direzione del Fortunati, la rivista «Statistica» ancor oggi pubblicata dall’Università di Bologna. Nel 1939 P., in conseguenza delle leggi razziali, divenne a Padova preside della Facoltà di scienze politiche in sostituzione di Donato Donati, ebreo. Nello stesso anno poté realizzare un progetto cui lavorava da tempo: fondare la Società italiana di statistica (SIS) – che riunì gli statistici della scuola di C. Gini – divenendone il primo presidente. P. fu anche membro attivo dell’Istituto internazionale di statistica e, per molti anni durante il fascismo, membro del Consiglio superiore di statistica per la Presidenza del consiglio. Nella primavera del 1945, su designazione del Comitato provinciale di liberazione friulano, fu chiamato a dirigere la ricostituenda Camera di commercio, industria e agricoltura della provincia di Udine. Onorò questo incarico dando un importante contributo all’analisi della situazione economica e sociale postbellica della provincia di Udine ed adoperandosi per proporre e mettere in atto strategie di riorganizzazione e sviluppo. L’opuscolo Il problema economico-sociale del Friuli del 1946 è una delle sue pubblicazioni di quel periodo. Negli stessi anni prese parte al dibattito sulla costituzione della regione Friuli Venezia Giulia sostenendo, con Tiziano Tessitori, la necessità della sua autonomia. Nel 1948 lasciò la presidenza della Camera di commercio per ritornare alla vita politica, che già nel 1921 lo aveva visto rappresentante del Partito popolare nel consiglio provinciale di Udine e che, nel momento della ricostruzione nazionale, ritenne un doveroso servizio alla comunità. Eletto senatore per il collegio di Cividale del Friuli nelle file della Democrazia cristiana, fece parte prima della Commissione esteri e poi della Commissione finanze e tesoro del Senato. Concluso il mandato, continuò ad occuparsi degli uffici della sua cattedra a Padova fino al 1955. Visse poi definitivamente in Friuli proseguendo i suoi studi e ricevendo nella casa di Villanova dello Judrio gli allievi e gli amici che ancora lo cercavano per un consiglio e che ne hanno ricordato la profonda umanità, la lealtà, l’alto senso morale, la pacatezza e il rigore scientifico. Morì a Villanova dello Judrio il 14 aprile 1961.

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Bibliografia

Tra gli scritti di G. Pietra, si segnalano: Delle relazioni tra gli indici di variabilità, «Atti Ist. Ve.», s. II, 74 (1915), 775-804; Costo e valore monetario dell’uomo, Milano, Giuffré, 1934; Intorno alla discordanza tra gli indici di variabilità e di concentrazione, Francia, Le Haye, 1934; La ricchezza privata della Provincia di Udine, Udine, Del Bianco, 1938; Lezioni di Statistica, Padova, CEDAM, 1940; Il problema economico-sociale del Friuli, Udine, Camera di commercio di Udine, 1947; Studi di Statistica metodologica, Milano, Giuffré, 1948.

P. FORTUNATI, Gaetano Pietra, Roma, Tipografia del Senato, 1961; Gaetano Pietra, «Bollettino ufficiale della Camera di commercio di Udine», (1961), 10-11; D. COCCHI - G. FAVERO, Gli statistici e la “questione della razza”, http://sisstatistica.it/files/pdf/2009/leggi_razziali_slides.pdf.

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