DUGONI ANTONIO

DUGONI ANTONIO (1827 - 1874)

pittore, restauratore

Immagine del soggetto

Il pittore Antonio Dugoni ritratto da T. Fargenti (Udine, Civici musei, Fototeca).

Nato a Cividale del Friuli il 1° giugno 1827 da Antonio e da Marianna Grattoni, per interessamento del sacerdote e musicista Giovanni Battista Candotti, che ne intravide le potenzialità artistiche, venne mandato a studiare prima a Udine e, nel 1841, all’Accademia di Venezia dove, tra gli altri, ebbe come maestri i friulani Michelangelo Grigoletti e Odorico Politi. Dello stesso anno sono due disegni a carboncino, Studi di teste, conservati nella collezione Claricini Dornpacher di Bottenicco di Moimacco. Del 1846 è il Ritratto di Teresa Leonarduzzi (Faedis, collezione privata); del 1847 la prima opera sacra, un olio raffigurante David (Venezia, Ca’ Pesaro), con cui partecipò al concorso di pittura indetto dal barone Treves a Venezia. È del 1847 anche il Ritratto di giovinetta, di collezione privata, che, nonostante qualche inesperienza nell’impaginazione, qualche asprezza cromatica, mette in luce le qualità del pittore, che si esaltano nel Ritratto della famiglia Cappellari, suo capolavoro del 1865 (Udine, Civici musei). Si tratta di un “gruppo di famiglia in un interno” che, anche per il fatto di essere inserito in un ovale, come fosse una macroscopica carte-de-visite, pare la trasposizione in pittura di una fotografia di Augusto Agricola o di Giuseppe Malignani. Un dipinto ricco di particolari e interessante anche dal punto di vista storico, in quanto la giovane raffigurata in primo piano è la pittrice udinese Felicita Zuppelli Cappellari, morta in giovane età nel 1859. Nello stesso 1865 D. eseguì anche il Ritratto della signora Angelina Vianello conservato nella quadreria De Brandis a San Giovanni al Natisone, di cui esiste una replica presso i Civici musei di Udine. ... leggi Il dipinto evidenzia quelle sue capacità ritrattistiche che lo avvicinano, nonostante una certa durezza nel colore e rigidità nel movimento, ai migliori pittori friulani del secolo. Altri ritratti conosciuti sono quelli di Antonietta Wassermann di Toppo, a Colloredo di Monte Albano, 1862; Ermanno Groppo, collezione privata, 1863; Luigi de Puppi e Maria de Puppi, Moimacco, villa de Puppi; conte e contessa Giacomelli, Pradamano, collezione privata; coniugi Spezzotti, Udine, collezione privata, 1873. D. fu anche restauratore (a Venezia restaurò le collezioni della duchessa di Berry e a Udine, nel 1866, gli affreschi seicenteschi di Giulio Quaglio nella cappella del Monte di pietà) e pittore chiesastico, ma nell’arte sacra si mostra nel complesso convenzionale, freddo nel colore e negli atteggiamenti e non innovativo nell’iconografia (opere nella chiesa di S. Pietro ai Volti a Cividale, nelle chiese di S. Floreano e di S. Maria delle Grazie a Gagliano di Cividale, nel santuario di S. Antonio a Gemona del Friuli, nelle parrocchiali di San Leonardo e Valle di Soffumbergo). Numerosi suoi disegni si conservano presso i Civici musei di Udine. Salvo qualche breve periodo trascorso a Venezia o a Graz, D. visse a Cividale, dove, dopo una vita di stenti, morì povero, pazzo ed alcolizzato il 9 giugno 1874.

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Bibliografia

SACCOMANI, Ristauro, 30; A. DE BENVENUTI, I monumenti iconografici di Cividale del Friuli, Udine, AGF, 1949, 78, 80, 85, 86; L. TULLIO SGRAZZUTTI, Antonio Dugoni pittore cividalese dell’Ottocento, «AFT», 2 (1976), 117-129; C. DONAZZOLO CRISTANTE, Dugoni Antonio, in DBI, 42 (1993), 1-2; Età Restaurazione, 61-62; G. BERGAMINI, Dugoni Antonio, in SAUR, 30 (2001), 398; Tra Venezia e Vienna, 456-461.

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