BARZELLINI GIAN GIUSEPPE

BARZELLINI GIAN GIUSEPPE (1730 - 1804)

scienziato

Nacque a Cormons il 17 febbraio 1730. Trasferitosi a Gorizia, coltivò studi di matematica, astronomia e meteorologia che lo resero una delle più illustri figure della cultura settecentesca locale. Socio di varie accademie italiane, fu in contatto con astronomi quali Francesco Maria Zanotti ed Angelo de Cesaris, non senza collaborare con Giuseppe Toaldo, il celebre scienziato della specola di Padova, cui il B. inviava regolarmente le proprie osservazioni meteorologiche (venendo poi citato negli scritti dell’illustre studioso). A Gorizia, fu membro della Società agraria e venne accolto tra gli arcadi romanosonziaci già nell’adunanza costitutiva dell’Acca de mia goriziana (8 settembre 1780) col nome di Ipparco Calistenio. Compilò, in seno all’Arcadia, le Efemeridi arcadiche dalla olimpiade DCXL alla olimpiade DCLXIX; cioè dall’anno 1781 all’anno 1901 che furono accolte con grande favore a Roma tanto da meritarsi l’approvazione di Pio VI (cui il volume era dedicato); l’edizione riproduceva anche la lettera rivolta dal pontefice al B. Rilevanti furono anche i contatti con gli ambienti scientifici ed accademici di diverse città europee e in particolare con gli scienziati berlinesi, che diedero al B. l’onore di ricevere l’apprezzamento di Federico II di Prussia riguardo ad una sua proposta di integrazione delle tavole logaritmiche realizzate nella capitale prussiana, calcoli ivi pubblicati, nel 1782, nei «Mémoires» dell’“Académie royale des sciences et belles lettres”. A Gorizia realizzò anche diverse opere che, sebbene meno importanti dei testi che lo resero noto in Italia ed in Europa, furono per l’editoria locale dei veri e propri successi. Tra l’altro realizzò un Manuale di computi e di tavole per la riduzione di varie monete, prontuario per la conversione di diverse valute correnti, apparso in prima edizione goriziana nel 1781, raggiunse la quarta edizione nel 1790, e fu riedito nel 1783 anche a Trieste, in una revisione di padre Diodato Babik. ... leggi Altri prontuari di questo genere (peraltro molto diffusi in Italia a fine Settecento) realizzati dal B. furono: Aritmetica di valute austriache colle rispettive loro tavole, uscita nel 1770 (con l’indicazione «Si vende a Gorizia, appresso Antonio Venier» ma stampata a Udine), cui venne unita un’Aggiunta, nel 1771 ed il volume Conti fatti dell’importo specialmente di galletta per qualsiasi peso […] del 1778. Il B. diede anche un importante contributo alla stampa periodica locale grazie alla redazione, nel foglio «Notizie della imperial regia società agraria delle unite contee di Gorizia e Gradisca» (1781-88), delle Osservazioni meteorologiche, rubrica che per un circoscritto numero di fascicoli avrebbe dato il titolo all’intero periodico. Spetta ancora al B. la paternità di un Lunario per l’anno 1775 e di un’analoga pubblicazione per il 1776, oggi perduti. A lui inoltre si devono il calcolo dell’altitudine e longitudine di Gorizia (elogiato a Bologna dallo Zanotti), l’opuscolo di quattro carte Tavola del levare e del tramontare apparente del sole per Gorizia […] (1792) e l’installazione di una meridiana posta sulla parete del duomo della città (1778), ancora oggi visibile. A Gorizia rivestì anche alcuni incarichi pubblici: fu, infatti, primo ragionato presso gli Stati provinciali (nella cui veste collaborò alla redazione del catasto di Gorizia), cassiere del Seminario Werdenbergico e direttore del Monte di pietà. Morì nel 1804, lasciando una raccolta di opere scientifiche e tecniche (oltre 200 titoli), passata in mano al gesuita Giacomo Reyss, per poi confluire nella biblioteca del seminario teologico centrale di Gorizia, nel 1822.

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Bibliografia

G.G. BARZELLINI, Aritmetica di valute austriache colle rispettive loro tavole, [Udine, Murero], 1770 (rist. con Aggiunta e conti fatti specialmente di galletta per qualsiasi peso, Gorizia, de’ Valeri, 1778); ID., Lunario per l’anno 1775, Gorizia, de’ Valeri, 1776; ID., Conti fatti dell’importo specialmente di galletta per qualsiasi peso, Gorizia, de’ Valeri, 1778; ID., Manuale di computi e di tavole per la riduzione di varie monete, Gorizia, de’ Valeri, 1781; ID., Osservazioni meteorologiche, «Notizie dell’imperial regia società agraria delle unite contee di Gorizia e di Gradisca», 1781-88; ID., Efemeridi arcadiche dalla olimpiade DCXL alla olimpiade DCLXIX; cioè dall’anno 1781 all’anno 1901, Gorizia, Tommasini, 1787; ID., Tavola del levare e del tramontare apparente del sole per Gorizia […], Gorizia, Tommasini, 1792. «Gazzetta goriziana», 1 (1774), 87, 99-101; 2 (1775), 101; 3 (1776), 54.

CODELLI, Scrittori friulano-austriaci, 37-43; G. TOALDO, Completa raccolta di opuscoli, osservazioni, e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici dell’anno 1773 sino all’anno 1798 […] coll’aggiunta di alcune altre sue produzioni meteorologiche e pubblicate ed inedite, Venezia, Andreola, 1802, IV, 5, 6; FORMENTINI, Contea di Gorizia, 72, 73; C. DE FRANCESCHI, L’Arcadia romano sonziaca e la Biblioteca civica di Trieste, «Archeografo triestino», 43 (1929-1930), 95-225: 107; Catalogo del fondo antico della Biblioteca del Seminario di Gorizia, a cura di S. CAVAZZA, Firenze, La Nuova Italia, 1975, XII, XIX; M. DE GRASSI, Cultura, impegno scientifico e arte della stampa, in Maria Teresa, 131-144: 140; GROSSI, Annali della tipografia, 15, 65, 109, 166-67, 186-87, 197; TAVANO, Gorizia: Friuli e non Friuli, 70; R. GORIAN, Editoria e informazione a Gorizia nel Settecento: la “Gazzetta goriziana”, Trieste, Deputazione di storia patria per la Venezia Giulia, 2010.

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