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vescovo di Concordia

Immagine del soggetto

Cattedrale e battistero di Concordia con annessa zona archeologica.

B. fu vescovo di Concordia al crepuscolo del primo millennio. Di lui poco si conosce. Lo ritroviamo citato unicamente in un diploma di Ottone III del 1° settembre 996. La sua figura risulta comunque particolarmente rilevante poiché è proprio a partire dal suo episcopato che si apre una nuova e importante era per la diocesi di Concordia. Grazie alla donazione oggetto del diploma ottoniano, con la quale si concedevano appunto a B. ampi diritti giurisdizionali sul territorio tra Livenza e Tagliamento, sino al mare, nonché i poteri temporali sulla “silva” posta nell’area tra i fiumi Lemene, Fiume, Meduna e Livenza, si assiste ad una vera e propria rinascita del vescovado concordiese, dopo che per un lungo tratto del X secolo aveva indubbiamente subito una profonda crisi. Con un diploma del 928 il re d’Italia Ugo aveva infatti concesso al patriarca Orso l’episcopato concordiese accorpandolo di fatto a quello aquileise. Una sottomissione ribadita anche nel 972 allorché la diocesi risulta ancora fra i possessi del patriarca. Agli albori del nuovo millennio la rinnovata identità giuridica e l’importanza del territorio conferiscono invece al presule concordiese un ruolo principale nell’area tra Livenza e Tagliamento dove nei secoli successivi il potere esercitato dai vescovi di Concordia entrerà a pieno titolo nelle dinamiche che influenzeranno l’evoluzione degli assetti politico-istituzionali. Non è improbabile che sotto questo impulso proprio a partire dall’età di B. possa aver preso l’avvio un processo di ridefinizione del polo cultuale e insediativo presso l’area della cattedrale di Santo Stefano che vedrà poi il culmine con l’edificazione del battistero romanico da parte di Regimpoto tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo.

Bibliografia

Ottonis III Diplomata, ed. T. SICKEL, Hannover, 1893 (MGH, Diplomatarum et imperatorum Germaniae, II, 229), 640; DEGANI, La diocesi di Concordia, 1977; C. LA ROCCA, Un vescovo e la sua “città”: le trasformazioni tardoantiche e altomedievali di Concordia (secoli V-X), in Concordia Tremila anni di storia, a cura di P. CROCE DA VILLA - E. DI FILIPPO BALESTRAZZI, Rubano (Pd), Esedra editrice, 2001, 287-299.

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