CARLESSO RAFFAELE

CARLESSO RAFFAELE (1908 - 2000)

alpinista

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L'alpinista Raffaele Carlesso.

Soprannominato “Biri” (per l’agilità e lo scatto nei movimenti, simili a quelli di una piccola spider della Chiribiri, casa automobilistica torinese, in voga negli anni Venti), è stato uno dei massimi esponenti dell’alpinismo italiano nel periodo d’oro del VI grado. C. nacque a Costa di Rovigo il 15 settembre 1908, terzogenito di Pietro, maresciallo dei carabinieri, e di Concetta Bartalotta, entrambi di origine trevigiana. Da bambino si trasferì, al seguito del padre, a Vittorio Veneto e quindi, dodicenne, a Pordenone, dove frequentò le “tecniche” e a quindici anni si impiegò al Cotonificio veneziano. Fin da giovanissimo scalò diverse cime delle cosiddette Dolomiti di sinistra Piave, con itinerari di grande difficoltà. Chiamato alle armi a venti anni nell’8° reggimento Alpini, battaglione Tolmezzo, fu nominato istruttore militare di roccia. Fece parte della nazionale di sci da fondo e, tra l’altro, da solo salvò la vita a due commilitoni sulla Piccola di Lavaredo, rischiando di morire assiderato. Nel 1932 si trasferì in Veneto per lavorare alla Lanerossi (Schio) e poi alla Marzotto (Valdagno). Aprì una lunga serie di vie nuove, in particolare nel gruppo delle Piccole Dolomiti vicentine e nel gruppo della Civetta. Richiamato alle armi nel 1936, quattro anni dopo venne mandato in Sardegna, a Macomer, per dirigere una fabbrica di tessuti e coperte militari. Nel dopoguerra ritornò a Pordenone, dove avviò un commercio di tessuti. Riprese un’attività alpinistica di rilievo, fin oltre la soglia degli ottanta anni. Morì a Pordenone il 1° maggio 2000. Nominato socio accademico del CAI nel 1931, venne premiato con la medaglia d’oro al valore atletico nel 1935, il premio San Marco nel 1972, l’Agordino d’Oro (premio alla discrezione, quanto mai meritato) nel 1987, il premio papa Leone I Magno nel 1994, la medaglia d’oro del CAI nel 1996. Nel centenario della nascita, gli è stata intitolata la palestra naturale di roccia di San Tomè a Dardago.

Bibliografia

DBF, 159; S. CASARA, Al sole delle Dolomiti, Milano, Hoepli, 19502, 98-102; A. BERNARDI, La Grande Civetta, Bologna, Zanichelli, 1971, 131-136; G. PIEROPAN, Storia dell’alpinismo nelle Piccole Dolomiti, Vicenza, La Grafica, 1977; W. UNSWORTH, Enciclopedia dell’alpinismo, Bologna, Zanichelli, 1994, 69; Alpinismo pordenonese. 75 anni della Sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano 1925-2000, San Vito al Tagliamento, Ellerani, 2000, 23-38; F. DE BATTAGLIA - L. MARISALDI, Enciclopedia delle Dolomiti, Bologna, Zanichelli, 20003, 166; T. TREVISAN, Raffaele Carlesso, «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone», 2/3 (2000-2001), 461-469; Raffaele Biri Carlesso: gloria dell’alpinismo italiano, a cura di R. BARATO - R. BIANCHINI, Pordenone, Club alpino italiano, 2008; I nostri alpinisti sulle montagne del mondo, Pordenone, Club alpino italiano, 2009, 23-26, 45.

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