COLONNA DANIELE

COLONNA DANIELE

medico

Nacque a Latisana, ma poco si sa della sua biografia. Dal medico e letterato riminese Giovanni Bianchi, che insegnò anatomia umana all’Università di Siena tra il 1741 e il 1745, era chiamato «adiutor noster in re anatomica» nell’opera De Monstris ac monstrosis quibusdam. Il Bianchi aveva rifondato a Rimini, nel 1745, l’Accademia dei Lincei (i cosiddetti Lincei riminesi o Accademia Planchiana): ad essa fu aggregato il C. nel 1750, quando, il 15 luglio, tenne una dissertazione titolata De Hydrope Ascite. Bianchi lo raccomandò ad Anton Lazzaro Moro, con cui era in corrispondenza; da San Vito al Tagliamento, Moro rispose, il 3 settembre 1750: «Avrò a cuore la raccomandazione ch’ella mi fa del sig. d.r Colonna, la qual certamente m’impegna a farne ragguardevole conto e stima. Sol mi rincresce d’esser io mancante di quell’abilità e situazione, che possa ridondare a di lui vantaggio». Il C. usò lo pseudonimo di Crisiteo Stilita (lo si deduce da una lettera del Moro a Bianchi, 5 novembre 1750: «Giunto in Patria trovai tra le altre la lettera stampata, senza niente di manoscritto, di Crisiteo Stilita, della qual’ora V. S. Ill.ma m’invia una seconda copia, il qual Crisiteo suppongo sia il sig.r d.r Colonna da Latisana, di cui da’ primi di settembre in qua non ho avuto niuna notizia»). Sotto tale nome scrisse e stampò Riflessioni del sig. dottor Crisiteo Stilita friulano sopra alcuni sonniferi, e sopra altri rimedi per una colica nefritica (Milano 1749) e Lettera di Crisiteo Stilita friulano ad un amico ovvero riflessioni seconde in risposta alla lettera di Gerundio Maladucci sopra alcuni sonniferi, senza altre indicazioni tipografiche, ma terminato «di barca andando a Venezia adi 9 agosto 1750» (anche Gerunzio Maladucci, pseudonimo di Paolo Andrea Draghi, era allievo di Giovanni Bianchi). Il 14 maggio 1752 assunse per un quinquennio la condotta medica di Polcenigo, in seguito all’accordo col conte Gaspare di Polcenigo, con un onorario di 1.800 lire annue; condotta evidentemente riconfermata se, il 28 agosto 1764, si registrava la sepoltura della ventisettenne Caterina Ferrari «moglie dell’Ill.mo Daniele Colonna medico di questo luogo».

Bibliografia

ASP, NA, filza n. 4587; Archivio parrocchiale di Polcenigo, Morti 1763-1812.

[G. BIANCHI], Jani Planci medici primarii Arimini De monstris ac monstrosis quibusdam ad Josephum Puteum… epistola, Venetiis, typis Joannis Baptistae Pasqualis, 1749, 7, 9; SOMEDA DE MARCO P., Medici, 125; T. PERFETTI, Il notariato a Sacile e nel suo territorio dalle origini al XX secolo, «Il Noncello», 47 (1978), 179-227; Anton Lazzaro Moro. Epistolario con bibliografia critica, catalogo dei manoscritti e tre opere inedite, a cura di P.G. SCLIPPA, Pordenone, GEAP, 1987, 125, 128; A. MONTANARI, Tra erudizione e nuova scienza. I Lincei riminesi di Giovanni Bianchi (1745), «Studi Romagnoli», 52 (2001), 401-402.

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