CORONINI CRONBERG NICOLETTA

CORONINI CRONBERG NICOLETTA (1896 - 1984)

scrittrice, benefattrice

Immagine del soggetto

Nicoletta Coronini Cronberg e il fratello Guglielmo, 1915-1920 (Gorizia, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg).

Nacque a Gorizia l’11 gennaio 1896, da Carlo e Olga von Westphalen-Fürstenberg. Studiò privatamente. Oltre a friulano, italiano, sloveno e tedesco, padroneggiava inglese e francese, il cui ottimo livello di conoscenza le valse nel 1928 un diploma del Ministero dell’istruzione pubblica e delle belle arti della Repubblica francese. Riparata con la famiglia a Velenje (Slovenia) durante la prima guerra mondiale, s’accostò alla scrittura. Nel 1916 pubblicò in italiano su «L’eco del Litorale» La storia di un’impiegatuccio e, nello stesso anno, fece stampare, dall’editrice ginevrina Atar, Pedro, la storia d’un cane, scritta per bambini e da lei illustrata. Diffusa in Svizzera e in Austria, l’opera uscì nel 1917 a Budapest; ne esiste anche un’edizione polacca. Nel 1918 propose alla stessa Atar, che rifiutò per motivi derivati dallo stato di guerra, la pubblicazione del romanzo Piccinin oder die Flüchtingskinder. Lo rifiutò nel 1920 anche l’editrice svizzera Benziger & Co. di Einsiedeln, causa la crisi connessa alla svalutazione della moneta. Il romanzo e i tanti bozzetti inediti, in cui tratteggiò con toni patetici profili di emarginati, riflettevano le profonde impressioni derivate dalla guerra e dal servizio prestato dal 1919 nell’Opera nazionale per l’assistenza civile e religiosa degli orfani dei morti in guerra. Suoi scritti divulgativi, illustrati, apparvero su «La Sorgente», organo del Comitato nazionale per il turismo scolastico (nel 1923 Intorno a un quadro e nel 1928 Natale di Gorizia, sulla messa celebrata dal patriarca Bertrando di San Genesio alla vigilia di Natale del 1340), su «La Festa», rivista settimanale della Famiglia italiana edita dalla Compagnia di S. Paolo di Milano (nel 1925 Nel paese dei sassi, favola ambientata nel Carso, con personaggi attinti dalla tradizione popolare slovena) e su «La fiorita» (nel 1928 ancora Natale di Gorizia, in una versione semplificata). Sull’esilio dei Borboni pubblicò nel 1927 su «L’Illustrazione italiana» Tombe regali a Gorizia, su «Studi Goriziani», rivista della locale Biblioteca Governativa, L’esilio a Gorizia dei Reali di Francia (1928). Uscì nel 1931 sulla «Neue Freie Presse» Erlebnis in Friaul. Suoi, ma non firmati, i disegni per il periodico «Naš Čolnič» (1925) e per Katoliški Misijoni 1927, numero unico edito dalla Katoliška tiskarna di Gorizia. ... leggi In attività di apostolato dirette agli abitanti di Kromberk/Moncorona, sede del castello di famiglia, collaborò con il parroco, e musicista, Vinko Vodopivec (1878-1952). Alla popolazione del paese manifestò costante solidarietà, fino a rivolgersi nel 1944 alle locali autorità naziste per salvare alcune donne dall’internamento, causa adesione alla lotta partigiana dei componenti le rispettive famiglie. Dal 1949 al 1960 fu in relazione con assistiti dall’International Refugee Organisation, sezione dell’ONU per la cura dei profughi del secondo conflitto mondiale. La beneficenza, ispirata da profonda religiosità, finì con l’assorbirla totalmente. Presidente a Gorizia, dal 1956, dei Convegni di Maria Cristina di Savoia tenuti a Gorizia, partecipò dal 1959 al 1975 alle conferenze di S. Vincenzo, dal 1970 al 1984 al patronato di assistenza spirituale alle forze armate. Ricevette nel 1963 la croce al merito Melitense di prima classe con Corona del sovrano militare ordine di Malta. Morì a Gorizia il 7 giugno 1984. È sepolta nella cappella del palazzo di Grafenberg, attuale sede della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, alla cui istituzione aveva destinato il patrimonio familiare in accordo con il fratello Guglielmo (1905-1990), ultimo superstite della casata.

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Bibliografia

Un ricco carteggio e numerosi manoscritti conserva l’archivio familiare depositato presso l’ASG.

Donne per Gorizia, a cura di A. GALLAROTTI, Monfalcone, EdL, 1993, 102; S. TAVANO, Profilo di Nicoletta Coronini, «Goriški Letnik», 33-34/2 (2009-2010), 681-693.

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