CORTONA GIOVANNI ANTONIO

CORTONA GIOVANNI ANTONIO (1490 - 1560)

pittore, intagliatore, cartografo

Immagine del soggetto

Pianta della città  di Marano di Giovanni Antonio Cortona, 1540 ca. (Udine, Biblioteca civica).

Figlio di «m. Pietro de la Cortona» e di Elisabetta, nacque probabilmente a Udine nel 1490. Ebbe due mogli, Valentina di ignoto casato e Giovanna Dragoni di Udine. Morì a Udine nel 1560 circa. Fu vicino di casa di Giovanni da Udine. I documenti che di lui rimangono lo dicono attivo nell’ambiente friulano della prima metà del secolo XVI, impegnato come pittore e scultore nell’esecuzione di altari, dipinti, gonfaloni, e come cartografo nei rilievi di monti, di paesi e dell’intero territorio. I documenti ricordano suoi lavori eseguiti per numerose chiese friulane a partire dal 1513 fino al 1540 e la sua presenza come stimatore di opere altrui, di Gaspare Negro, Vincenzo Martini, Giovanni Martini, Pellegrino da San Daniele, Adamo di Salisburgo. Tra le sue opere di maggior impegno l’ancona con otto figure eseguita per la chiesa di S. Cristoforo di Udine nel 1517 e la grande ancona del 1540 per la chiesa di Meduno stimata da G. Martini, Gaspare Negro e Bernardino Blaceo. Della sua produzione artistica ben poco è rimasto: il gonfalone per la chiesa di Vergnacco, ritagliato a strisce nelle sue parti figurate e ricomposte, in forma di doppia croce, su una pianeta che si conserva nella sacrestia della chiesa di Vergnacco e due importanti testimonianze della sua attività di cartografo. ... leggi La prima è la Pianta della città di Marano, firmata CORTONA DA UDINE FACEA, conservata nell’Archivio di stato di Venezia e databile al 1540 circa (mm 65 x 48), con una suggestiva e nel complesso fedele veduta dall’alto delle mura e degli edifici della città lagunare. La seconda è la grande Carta manoscritta del Friuli dipinta forse nel 1540-41, conservata in Pennsylvania, nella collezione George H. Beans a Jenkintown. Misura mm 270×430 ed è disegnata a penna e dipinta a pennello; nella parte inferiore in un cartiglio compare la scritta IOVANI ANTONIO DA UDINE FACEA. È la più antica carta del Friuli a noi pervenuta e si basa probabilmente su un precedente, non conosciuto, rilievo veneto. Nella carta sono raffigurate con vedute prospettiche degli edifici le località maggiori, collegate insieme da linee rette con l’indicazione della distanza. Molta cura è dedicata anche alla descrizione delle montagne, dei fiumi, delle lagune. Di questa carta si fa menzione anche in una lettera del notaio Antonio Belloni, che elenca i castelli e le città della Patria del Friuli, scritta in friulano al C. prima del 1542.

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Bibliografia

Ms BCU, Principale, 1477, A. Belloni, Lettera a Zuanantoni di Cortona dipentor da Udine, Nicolai Fonteboni Notarii Utinensis ex notis Antonij Bellonj notare Utinensis (1542).

JOPPI, Contributo quarto, 26; L. PLANISCIG, Lessico degli artisti friulani e di quelli che nel Friuli operarono, «Forum Iulii», 3/3 (1912), 159; A. LORENZI, La carta geografica del Friuli di Giovanni Antonio Cortona udinese, «Atti del r. Istituto veneto di scienze lettere ed arti», 100 (1941-42), 391-413; G.H. BEANS, A manuscript map of Udine by Giovanni Antonio Cortona circa 1540, Jenkintown, The George H. Beans Library, 1944; A. CUCCAGNA, Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secc. XVI, XVII e XVIII, in Atti del XVIII congresso geografico italiano, III, Trieste, Istituto geografico dell’Università, 1964, 76-78; G. BERGAMINI, Notizie su Giovanni Antonio Cortona, «Quaderni della FACE», 38 (1971), 4-14; G. BERGAMINI - G. CORSI, Cortona, Giovanni Antonio, in DBI, 29 (1983), 804-805; L. LAGO - C. ROSSIT, Theatrum Fori Julii, Trieste, Lint, 1988, 109-116; P. GOI, Arte e vita religiosa, in Meduno, Maniago, Cassa rurale ed artigiana di Meduno, 1991, 69; G. BERGAMINI, Cortona Giovanni Antonio, in AKL, 21 (1999), 378.

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