DI PIAZZA GIUSEPPE E DIEGO

DI PIAZZA GIUSEPPE E DIEGO

fotografi

Immagine del soggetto

Giovani gemonesi in una fotografia di Giuseppe Di Piazza, collodio, s.d.

Giuseppe nacque a Tualis di Comeglians, in Carnia, il 9 giugno 1877. Dopo aver iniziato l’attività fotografica nel suo paese natale, nel 1897 si trasferì a Gemona del Friuli, dove aprì uno studio nel cortile dei conti di Caporiacco. Il primo decennio del secolo fu molto importante per Giuseppe, che nel 1906 aveva cambiato la sua collocazione gemonese (nel 1918 trasferì lo studio in gradinata del Mercato) ed aveva aperto due filiali a Palmanova e a Villa Santina. Nello stesso anno ottenne importanti riconoscimenti all’Esposizione internazionale di Milano e a quella mondiale di Torino. Nel 1907 fu premiato con medaglia d’oro alla Mostra d’arte decorativa friulana e aprì uno studio anche a Udine, in via della Prefettura 16, che restò in attività fino al 1910. Dopo Caporetto, Giuseppe fu profugo assieme alla famiglia a Montecatini Terme, dove continuò l’attività fotografica. Ritornato a Gemona del Friuli, gestì lo studio in gradinata del Mercato fino alla morte, sopraggiunta l’11 dicembre 1936.

Il figlio Diego nacque a Gemona del Friuli il 21 dicembre 1906. Dopo la morte del padre trasferì lo studio nell’edificio tardo Liberty da lui stesso progettato e proseguì l’attività, in un primo tempo con il fratellastro Guerrino Crapiz, precocemente scomparso, e in seguito con la moglie Filomena, la cognata Carmen e le figlie Giuseppina e Maria. ... leggi Nell’ultimo periodo Diego continuò a gestire lo studio solo con la figlia Giuseppina, fino alla chiusura nel 1998 dopo centouno anni di attività. Le immagini dei Di Piazza costituiscono un importante patrimonio dopo che il terremoto del 1976 ha cancellato parte delle testimonianze storiche gemonesi. Diego morì a Gemona del Friuli il 19 giugno 2005.

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Bibliografia

DBF, 298; A. GIUSA, Fotografia nel Canal di Gorto tra Ottocento e Novecento, in Guart, 641-662; BROCCHETTO, Fotografi, 24-25, 116, 191-192; Foto Di Piazza. La memoria ritrovata, Gemona del Friuli, Le Monelle, 2008.

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