FLOREANINI CIRILLO

FLOREANINI CIRILLO (1924 - 2003)

alpinista

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L'alpinista Cirillo Floreanini.

Nato in Carnia, nel 1924, attribuiva la sua passione per l’alpinismo alla conoscenza avvenuta, quand’era bambino, del grande alpinista cervignanese Giusto Gervasutti, che era solito villeggiare con la famiglia in una casa attigua alla sua, a Enemonzo. Nel 1943, chiamato alle armi, ebbe modo di formarsi presso la Scuola militare alpina di Aosta, tanto che a soli ventiquattro anni divenne Istruttore nazionale nel Club Alpino Italiano (CAI). Dal 1947, lavorando presso la Società mineraria del Predil, compì sulle Alpi Giulie alcune delle sue salite più significative: sul Piccolo Mangart di Coritenza (prima ripetizione dello spigolo Gilberti e nuova via con M. Kravanja sulla parete nord) e sulla Torre della Madre dei Camosci (prima invernale della via Deye-Peters). Ma aprì anche vie nuove sulle Dolomiti Orientali e sulle Alpi Carniche (monte Chiadenis, parete sud), ed effettuò importanti ripetizioni sulle Dolomiti Occidentali, tanto che nel 1950 fu ammesso nell’elitario Club alpino accademico italiano. Dopo una difficile selezione tecnico-fisica, nel 1954 venne ammesso a far parte della squadra di dodici alpinisti italiani guidati da Ardito Desio alla conquista del K2 (8611 m), ma un pauroso incidente in un tratto intermedio della salita lo escluse dall’attacco vittorioso alla vetta. Negli anni seguenti intensificò il suo impegno nel CAI, dimostrando una dedizione ed una passione esemplari. ... leggi Dal 1954 fu, per quarant’anni, il riferimento della regione Friuli Venezia Giulia del Corpo nazionale di soccorso alpino. Dal 1952 al 1988 fece parte della Commissione nazionale scuole di alpinismo e dal 1976 al 1989 fu a capo della Scuola centrale di alpinismo. Innumerevoli i suoi incarichi a livello regionale, tra i quali la presidenza della Delegazione regionale del CAI e della Sezione di Tolmezzo del Club Alpino Italiano, che sorse nel 1966 e di cui fu il primo presidente. Collaborò a riviste alpinistiche regionale e nazionali. Nel 1979 pubblicò, insieme con Fausto Stefenelli, Fauna e flora delle Alpi, un manuale edito dalla Commissione nazionale scuole di alpinismo. Nel 1986 fu insignito della medaglia d’oro del CAI e nel 1994 fu nominato socio onorario del sodalizio. Dai primi anni Cinquanta risiedette a Tolmezzo, dove lavorò per la Società adriatica di elettricità e dove si spense il 2 giugno 2003.

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Bibliografia

C. FLOREANINI, Il soccorso alpino nella regione Friuli Venezia Giulia, «In Alto», 58 (1974), 362-373; Il Clap… 100 anni. Storia, ricordi, testimonianze e documentazioni delle dolomiti pesarine e della sezione di Tolmezzo, a cura di ID. - C. QUAGLIA, Tolmezzo, CAI Tolmezzo, 1991.

S. BEORCHIA, Cirillo Floreanini, «Le Alpi Venete», 57/2 (2003), 240; P. BIZZARRO, Cirillo Floreanini, «In Alto», 85 (2003), 59-62; A. LARICE, Cirillo Floreanini, in Enemonç, 379-382.

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