JEBLINGER RAIMUND

JEBLINGER RAIMUND (1856 - 1937)

architetto

 

Nato il 31 agosto 1856 a Peterskirchen, in alta Austria (dove anche morì, a St. Peter am Hart b. Braunau, il 4 marzo 1937), studiò nella Technische Hochschule di Monaco e quindi lavorò in diverse località dell’Europa centrale (Linz, St. Florian b. Helpfau, Kallham, Bratislava), costruendo architetture per lo più di uso ecclesiastico. La sua attività svolta a Linz col vescovo Doppelbauer (cattedrale e chiesa del Sacro Cuore) consigliò al vescovo di Lubiana, Giacomo Missia, di chiedergli il progetto per la cappella privata del suo palazzo vescovile (1895). In questa cappella, nel piano superiore dell’edificio, fu da J. impiegato uno schema romanico (con spunti da Wartburg). Erano venuti da Linz e avevano lavorato con lui anche il pittore Franz Attorner e lo scultore e intagliatore Josef Ignaz Sattler. Divenuto arcivescovo di Gorizia (dal 24 marzo 1898), mons. Missia (poi cardinale) invitò anche a Gorizia lo stesso gruppo di artisti linzesi, con l’incarico di costruire al centro del lato orientale del palazzo arcivescovile, che venne a chiudere in un quadrilatero il cortile verso il Ronco, una simile cappella pensile (1899-1902); sul relativo ballatoio fu trasferita l’epigrafe originaria di Giovanni Cobenzl del 1587. Il progetto di J. (fino al 1989 la sua firma fu letta erroneamente Teintinger), conforme all’eclettismo storicistico della Gorizia di allora (vi era attivo anche il polacco Joseph Wujtechowski), prevedeva, entro spunti romanici, uno schema piuttosto ricalcato, almeno nell’esterno, dalle chiesette votive aventi una facciata a capanna e un campanile a vela; l’interno però si sviluppa con un elegante gioco di volte che talora si intersecano; l’abside, alquanto singolare, ha pianta semiesagonale. ... leggi Forse con lui lavorò anche a Gorizia il Sattler: i vari inserimenti scolpiti (lunetta sopra il portale, capitello-imposta cubico e soprattutto il tabernacolo, che sorprende per il calco dal Padiglione della secessione viennese di Olbrich, 1898), probabilmente suggeriti da J., richiesero l’intervento di scultori esperti, che le cronache dicono provenienti da Maribor. Dal 1901 in poi J. ebbe ancora incarichi vari a Friburgo in Bresgovia.

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Bibliografia

La cappella arcivescovile, «L’eco del Litorale», 21 febbraio 1902; V. STESKA, Ljubljanski škofijski dvorec, «Zbornik za umetnostno zgodovino», 6 (1926), 31-38; R. J., in ÖBL, 3 (1965), 90; F. KRALJ, Missia, Jakob, in PSBL, 10 (1984), 442-445; Missiev simpozij v Rimu, a cura di S. ŠKULJ, Celje, Mohorjeva družba, 1988; A. ŽALAR, Slovenski Kardinal dr. Jakob Missia, Maribor, s.n., 1988; TAVANO, Linz-Lubiana-Gorizia, passim; G. WACHA, Attorner, Jeblinger, Sattler - Lienzer Künstler in Laibach und Görz, «Oberösterreichische Heimatblätter», 43/2 (1989), 159-161; J. R., in Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts, a cura di H. VOLLMER, II, Leipzig, E. A. Seemann, 1990, 537-538; S. TAVANO, Arte e artisti nordici nel Goriziano, in Cultura tedesca, 161; TAVANO, Architettura goriziana, 23, 64.

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