LOCATELLI ANTONIO DOMENICO

LOCATELLI ANTONIO DOMENICO (1786 - 1848)

incisore

Nacque da Alessandro ed Elisabetta Brun l’11 febbraio 1786 a Cordovado (Pordenone), paese dove risiedevano i tecnici ed agrimensori chiamati dalla famiglia Mocenigo ad organizzare i lavori di bonifica dei possedimenti posti più a valle nel “Molinato”, zona compresa nel “Paludo del Sindical”, che avrebbe assunto, di lì a poco, il nome di Alvisopoli su indicazione del conte Alvise Mocenigo. Quest’ultimo, figura di assoluto rilievo politico nell’ambito veneziano, ma anche uomo di profonda cultura che intratteneva corrispondenza con Antonio Canova, Nicolò Bettoni, Leopoldo Cicognara, si assunse l’onere di avviarlo agli studi. A Firenze fu presso Raffaello Morghen, forse già dal 1803, sicuramente nel 1804, dove frequentò l’Accademia di belle arti e, su diretta indicazione del Canova, poté accedere alla classe di disegno di Pietro Benvenuti, direttore della stessa Accademia. Nel 1808 L. si trasferì a Milano, dove frequentò con particolare successo l’Accademia di Brera; fu infatti fra i premiati ed ottenne plauso dal ministro dell’Interno Di Breme. Iniziò la carriera artistica collaborando con Giuseppe Longhi e, nel 1810, su commissione del suo mecenate Alvise Mocenigo, disegnò ed incise la sua prima opera, il Ritratto di Napoleone con la sposa Maria Luisa d’Austria, omaggio per le “fauste” nozze celebrate in Saint-Cloud il primo aprile dello stesso anno. Cagionevole di salute, riuscì comunque ad ultimare un ritratto del Parini, prima di intraprendere l’opera che sarebbe stata la più impegnativa: l’incisione di un disegno «rappresentante Daniele nel lago dei Leoni», di Rubens. Si trattava di un lavoro faticoso, per l’esecuzione del quale ebbe un sussidio governativo triennale. In una lettera inviata ad Alvise Mocenigo, Leopoldo Cicognara giudicava «assai bene incamminato ed assai avanzato» nell’arte del bulino. ... leggi Nel frattempo attese ad altre realizzazioni, che non gli consentirono di consegnare per tempo il “rame” al suo committente: Alvise Mocenigo morì infatti il 24 dicembre 1815. I legami indissolubili con Alvise, divennero labili con Lucia Memmo fino alla rottura. Nel 1819 incise la Vergine del Palagi con dedica a Luigi Bertolio, l’anno successivo per Famiglie celebri del Litta firmò i Monumenti de Trivulzio e di Ippolito Pico. Nel 1822 presentò all’Accademia di Brera due disegni a lapis rappresentanti l’uno Cristo che porta la croce tratto da un quadro di Francesco Francia, l’altro da una Immacolata del Palagi, ed il ritratto d’Alfieri in miniatura tratto da un quadro del signor Fabre. Ritrasse in rame Ennio Quirino Visconti, opera che appare sull’Iconografia greca dello stesso Visconti nel 1824. L. approfondì le proprie conoscenze con editori e tipografi presenti in quegli anni a Milano. Nel 1825 eseguì delle incisioni, alcune delle quali acquarellate, per l’opera edita da Sonzogno Il perfetto cavaliere. Tentò successivamente anche la via dell’editoria e nel 1831 chiese l’acquisto al ministro dell’Istruzione di un’opera tradotta dal francese, Il regno animale, «con tavole in rame miniato… ad uso delle pubbliche scuole e dei licei». Nel 1833 ebbe termine la lunga avventura dell’incisione di Daniele nel lago dei leoni, per la quale fu premiato all’Accademia delle belle arti di Milano. Come editore, pubblicò nel 1837 L’iconografia italiana degli uomini e delle donne celebri, opera dedicata alla contessa Teresa d’Aragon, nata Marchesa Visconti d’Aragona. Ancora per Ennio Quirino Visconti incise le illustrazioni per Opere varie dal Palagi. Morì il 1° febbraio 1848 a Malaga.

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Bibliografia

Cordovado, Archivio parrocchiale, Registro battesimi; ASV, Mocenigo, 123, 132, 146, 147; Archivio di Stato di Milano, Studi Parte Moderna, 350, 365; Milano, Atti dell’Accademia di Brera, indice; Comune di Milano, Ufficio Anagrafe, attestazioni certificati del comune.

G. FERRARIO, Le classiche stampe, Milano, Santo Bravetta, 1835, 178; C.M. LE BLANCH, Manuel de l’amateur d’estampes, Parigi, Jannet, 1854, 559; F. BECKER, voce, in AKL (1907), 303; A. M. COMANDUCCI, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori moderni e contemporanei, Milano, Pattuzzi, 1955, 1730-1731; E. BÉNÉZIT, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Parigi, Libraire Grund, 1976, 709; G. MILESI, Dizionario degli incisori, Bergamo, Minerva Italica, 1982, 152; L. BELLICINI, La costruzione della campagna, Venezia, Marsilio, 1983, 70, 75, 88n, 140n.

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