MICHELUZZI MAFALDA (1922-2013)

MICHELUZZI MAFALDA (1922-2013)

cantante lirica

Immagine del soggetto

Il soprano Mafalda Micheluzzi.

Nata Micheluz (arrotonderà poi il cognome per renderlo maggiormente ‘artistico’) il 2 agosto 1922 a Rorai Grande (frazione di Pordenone), venne notata per la brillantezza della voce da Ines Novelli, organista e direttrice del coro nella locale chiesa dedicata a San Lorenzo, che la indirizzò, nel 1946, alla prof. Rita D’Andrea Cojazzi per lezioni di canto. Studio e qualità vocale le consentirono, dopo una prima audizione con Hans Swarowsky (si era nel frattempo trasferita a Vienna per progredire nella tecnica), di vincere nel 1950 il concorso del teatro lirico sperimentale di Spoleto, che le valse il debutto nel ruolo di Sofia ne Il signor Bruschino di Rossini. Fra i giurati era presente il musicologo e compositore Guido Pannain, che definirà poi M. «brillante attrice, cantante con gusto e arte, artista di classe». Fu l’inizio di una sfavillante carriera internazionale, durata quasi vent’anni, con oltre 60 opere in repertorio e svariate registrazioni sonore. A pochi mesi dall’avvio delle trasmissioni televisive RAI, il 26 settembre 1954 andò in onda la prima produzione operistica realizzata appositamente per il piccolo schermo: si scelse Pagliacci di Leoncavallo e M. ne era protagonista, interpretando Nedda a fianco di Franco Corelli e Tito Gobbi, illustri colleghi coi quali ebbe modo poi di calcare assieme le scene come, tra gli altri, Beniamino Gigli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Magda Olivero, Renata Tebaldi e Giulietta Simionato. Apprezzato soprano verdiano e pucciniano, M. si cimentò anche in produzioni contemporanee, prime assolute, composte da Ildebrando Pizzetti, Nino Rota, Renzo Rossellini, Adriano Lualdi. Nel 1968, anno in cui veniva distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il film di Mario Lanfranchi Traviata con M. nel ruolo di Flora Bervoix, l’abbandono del palcoscenico e il ritiro a vita privata a Roveredo, dove dimorerà col marito Giorgio De Mattia, primo direttore della locale Cooperativa di Consumo, a ‘villa Palmira’ (nome attribuito in memoria della madre). Premio San Marco nel 2004, venne a mancare il 22 agosto 2013 alla casa ‘via di Natale’ di Aviano. Aveva nel frattempo lasciato i propri costumi di scena a Gianluca Macoviz, preside della scuola ‘Santa Maria degli Angeli’ di Gemona, e una collezione di manufatti etruschi, ora esposti al Museo archeologico di Torre, al comune di Pordenone.

Bibliografia

DBF, 420; G. VIGOLO, Mille e una sera all’opera e al concerto, Firenze, Sansoni, 1971, 284, 429, 436, 602; M. MORINI, N. OSTALI, P. OSTALI jr, Casa musicale Sonzogno: cronologie, saggi, testimonianze, II. Cronologia delle opere, Milano, Casa musicale Sonzogno, 1995, indice; K.-J. KUTSCH, L. RIEMENS, Großes Sängerlexikon, 5. Menni-Rappold, München, SAUR, 20034, 3115; G. MACOVEZ, Storia di una grande artista. Mafalda Micheluzzi, Gemona del Friuli, s.n., 2005; I. SCOTTI, Mafalda Micheluzzi De Mattia, in Donne protagoniste del nostro territorio, a cura di A. MISSINEO, R. SANTIN, Pordenone, Fidapa, 2007, 33-38; Opern-Diskographie: Verzeichnis aller Audio- und Video-Gesamtaufnahmen, 1-2, München, SAUR, 20082, indice; V. SILVESTRINI, Mafalda Micheluzzi, «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone», 15 (2013), 979-986.

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