MINADOI GIOVANNI TOMMASO

MINADOI GIOVANNI TOMMASO (? - 1615)

medico, docente universitario

Immagine del soggetto

Frontespizio dell'"Historia della guerra fra Turchi, et Persiani" di Giovanni Tommaso Minadoi, Venezia 1588.

Nacque a Rovigo da una famiglia di origine siciliana e conseguì la laurea in filosofia e medicina all’Università di Padova. Si trasferì quindi in Siria e trascorse sette anni ad Aleppo e a Costantinopoli conquistando fama e ricchezze sotto la protezione dei consoli veneziani Balbi e Micheli. Dopo essere stato assalito dagli Arabi nel corso di un viaggio verso il Santo Sepolcro di Gerusalemme, rientrò prima a Costantinopoli e poi a Venezia e a Udine, dove ebbe l’incarico di medico condotto con uno stipendio annuo di 600 scudi per un decennio. Per i suoi meriti fu aggregato ai nobili del Maggior consiglio della città. Nel 1595, prima della scadenza del decennio pattuito, il M., forse allettato dalla speranza di un aumento dello stipendio, chiese ed ottenne la licenza a svolgere altrove la sua professione. Si recò a Venezia e nel 1596 fu chiamato dal Senato veneto a ricoprire la prima cattedra di medicina pratica straordinaria dell’Università di Padova, posto che era ri ma sto vacante per la morte di Emilio Campolongo. Nel 1607 subentrò a Ercole Sassonia nel secondo ruolo ordinario e quindi fu promosso al primo nel 1612. Esercitò la professione anche presso il duca di Mantova e del Monferrato e a Rovigo. Scrisse sulle febbri maligne, il trattamento delle malattie infettive e il salasso nella pleurite e la fama ottenuta nell’esercizio della sua professione fu tale che i suoi consulti furono raccolti nei Consilia medicinalia praestantissimorum Italiae medicorum, editi a Francoforte nel 1601. Compilò una Historia delle guerre che videro contrapposti Persiani e Turchi tra il 1576 e il 1587, opera che, dopo una prima edizione romana dedicata al pontefice Sisto V, fu ripubblicata con aggiunte e revisioni a Venezia nel 1594. Fu anche un bravo poeta e un eccellente botanico e, con l’aiuto del medico Gian Iacopo Manni di Salò, si dedicò allo studio delle piante dell’Egitto fornendo un prezioso contributo alla redazione della Storia naturale di quel paese messa a punto da Prospero Alpino. Morì a Firenze nel 1615 dopo essere stato chiamato a prestare le sue cure a Cosimo de’ Medici granduca di Toscana.

Bibliografia

Ms ASU, Caimo, 91/12, Lettere del M. a Eusebio Caimo; mss BCU, Principale, 619/4; ivi, Joppi, 710/2 (brevi notizie biografiche).

CAPODAGLI, Udine illustrata, 332-334; LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 431-434; VALENTINELLI, Bibliografia, 268-269; SOMEDA DE MARCO P., Medici, 79.

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