PILON VENO

PILON VENO (1896 - 1970)

pittore, fotografo, memorialista

Immagine del soggetto

Ritratto del pittore Veno Pilon, olio su tela di Luigi Spazzapan, 1924 ca. (Gorizia, Musei Provinciali).

Nacque il 22 settembre 1896 ad Aidussina (Ajdovščina, Slovenia), dove il padre Domenico (Menigo) Pillon, originario di Mossa, si era sposato con Urška Trošt. Iscritto all’anagrafe come Venceslav Pillon, mutò nome e cognome in Veno Pilon all’età di quindici anni. Nel paese natìo conobbe il pittore Anton Gvajc e il burattinaio e fotografo Milan Klemenčič. A Gorizia, dove frequentò le Scuole reali, strinse amicizia con Luigi Spazzapan, che lui chiamava Špac o Luiž, con Marij Kogoj – di entrambi avrebbe eseguito il ritratto nel 1923 – e con il pittore Fran Tratnik. Nelle collezioni goriziane Medved e Koršič vide per la prima volta le opere degli impressionisti sloveni. Dopo la maturità, nel 1915, fu chiamato alle armi, combatté sul fronte russo e fu fatto prigioniero. Rimpatriato, nel 1919 si iscrisse all’Accademia di Praga e iniziò a esporre alle mostre collettive; nel 1920 frequentò l’Accademia fiorentina e nel 1921 era a Vienna, iscritto alla Scuola di grafica e al corso di nudo presso il Museo d’arte industriale. Risalgono a questo periodo alcune prove calcografiche, tra le quali l’Amour simple, che fu esposta nel 1924 alla XXIV Biennale di Venezia. Nel 1922 ritornò nel paese natìo, dove rimase, salvo brevi soggiorni parigini, sino al 1930. Oltre alla conduzione del forno familiare, svolse varie mansioni, ma si dedicò soprattutto alla pittura. Nascono in questo periodo le sue opere migliori, che lo collocano tra i principali protagonisti della pittura modernista, che guarda sia all’espressionismo, per l’intensità che promana dai soggetti ritratti, sia alle istanze della “nuova oggettività”, per la solida impostazione delle figure. ... leggi I soggetti preferiti sono i ritratti di parenti e amici, indagati con grande acume (Mio padre, 1923; Ivan Čargo, 1924, entrambi alla Pilonova galerija), le nature morte e i paesaggi, ai quali la semplificazione delle forme conferisce un afflato monumentale. Nell’ambito della I Esposizione goriziana di belle arti, Antonio Morassi riservò a P. una piccola personale con ben sedici opere. Seguirono, sempre nel 1924, le esposizioni a Lubiana, a Roma (casa d’arte Bragaglia) e a Venezia (Ca’ Pesaro), oltre la già ricordata partecipazione alla Biennale. Le opere di P., troppo avanguardiste, non incontrarono però il favore della commissione, presieduta da Chino Ermacora, che ordinò le Biennali friulane d’arte del 1926 e 1928. Espose invece in Europa (Praga, Berlino, Sarajevo, Belgrado, Vienna) e a Trieste nel 1926 e nel 1927, ma ormai la decisione di trasferirsi a Parigi era stata presa. L’ultima apparizione di P. è del 1929, alla II Esposizione goriziana di belle arti. Dal 1930 risiedette nella capitale francese e nel volgere di pochi anni abbandonò la pittura per dedicarsi, anche con discreto successo, alla fotografia. Celebre è la sua serie di ritratti fotografici di artisti (F. De Pisis, G. De Chirico, M. Campigli, O. Zadkin e altri). Dopo la seconda guerra mondiale divenne il responsabile della filiale parigina de L’Œvre Gravée di Nesto Jacometti. Nel 1963, dopo la morte della moglie, ritornò in patria. Nel 1965 fu pubblicata la prima edizione del libro di memorie Na robu [Al margine]. P. morì ad Aidussina il 23 settembre 1970.

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Bibliografia

V. PILON, Na robu, Ljubljana, Mladinska knjiga, 2008.

Catalogo della I esposizione Goriziana di Belle Arti. Catalogo della mostra, a cura di A. MORASSI, Gorizia, Circolo artistico, 1924; S. BERNIK, Veno Pilon: pariški fotograf / Veno Pilon: photographe parisien, Ajdovščina, Pilonova galerija, 1992; I. REALE, La pittura a Trieste e in Friuli nel primo Novecento (1900-1945), in La Pittura in Italia. Il Novecento/1. 1900-1945, Milano, Electa, 1992, 323, 325, 326; F. DE VECCHI, Pilon Veno, ibid., 1019; D. BARILLARI, Pilon Veno, in Il dizionario del futurismo, a cura di E. GODOLI, Firenze, Vallecchi, 2001, 864-865; A. NEGRI, Pittori del Novecento in Friuli-Venezia Giulia, Udine, Magnus, 2001, 57-58, 61, 72; Veno Pilon: uomo di due mondi. Catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana, 2001; Pilon v očeh drugih / Veno Pilon vu par les autres. Catalogo della mostra, a cura di I. MISLEJ, Ajdovščina, Pilonova galerija, 2002; Veno Pilon: retrospektivna razstava / Veno Pilon: a retrospective. Catalogo della mostra, a cura di B. ILICH KLANČNIK, Ljubljana, Moderna galerija, 2002; Veno Pilon: un cittadino europeo. Catalogo della mostra (Gradisca d’Isonzo, 28 giugno-28 settembre 2003), a cura di F. MARRI, s.l., s.n., 2003; Veno Pilon: fotografije. S povratniki / Veno Pilon: photographs. Among Returning Emigrants. Catalogo della mostra, a cura di I. MISLEJ, Ajdovščina, Pilonova galerija, 2004; ID., Slovenski umetniki na Goriškem: 1914-1945: slikarstvo, kiparstvo, risba, grafika, fotografija. Catalogo della mostra, Ajdovščina, Pilonova galerija, 2005; V. GRANSINIGH, scheda, in Pinacoteca Gorizia, 198-199; Pilonove ilustracije. Catalogo della mostra, a cura di T. CIGOJ, Ajdovščina, Pilonova galerija, 2007.

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