POLESELLO GIANUGO

POLESELLO GIANUGO (1930 - 2007)

architetto

Immagine del soggetto

L'architetto Gianugo Polesello.

Nacque a Castions di Strada (Udine) l’11 gennaio 1930 da Ada Cirio e Valentino, medico condotto di Basiliano. Si laureò architetto all’Istituto universitario di Venezia (IUAV) nel 1956 e iniziò subito la carriera accademica, come assistente dei professori Ignazio Gardella e Giuseppe Samonà (all’epoca direttore dell’Istituto veneziano), fino al 1964. Allo IUAV fu docente incaricato di applicazioni di geometria descrittiva (1964-1971) e successivamente di composizione architettonica. Nel 1977 divenne professore ordinario di composizione architettonica e dal 1986 di progettazione architettonica. Sempre allo IUAV assunse, dal 1974 al 1979 e dal 1979 al 1982, le direzioni dei Dipartimenti di teoria e tecnica della progettazione architettonica e di progettazione urbana. Dal 1992 al 2000 ricoprì l’incarico di coordinatore del dottorato in composizione architettonica. P. insegnò anche all’estero, come “visiting professor” alla Facoltà di architettura di Cracovia (Polonia) e alla Scuola di architettura-USC di Los Angeles. Impegnato nella vita politica, fu eletto deputato al parlamento italiano per la IX legislatura (1983-1987) e divenne membro della Commissione lavori pubblici. Dal 1984 venne accolto fra gli accademici architetti dell’Accademia nazionale di S. Luca. Sul piano professionale, dopo un iniziale periodo trascorso nello studio dell’architetto Gianni Avon, P. fondò lo studio di via Mazzini, a Udine, con i colleghi Renzo Agosto ed Emilio Mattioni; negli ultimi anni divenne titolare dello studio associato Polesello, con i figli Giovannibattista e Francesco. ... leggi L’attività dello studio di via Mazzini si caratterizzò per la partecipazione a numerosi concorsi di progettazione, che P. affrontò sempre con grande interesse ed entusiasmo: negli anni Sessanta partecipò con progetti firmati assieme agli amici architetti Aldo Rossi e Luca Meda, mentre negli ultimi anni di attività, sciolta la collaborazione di via Mazzini, alla sua si unirono le firme dei figli. Vinse il primo premio al concorso interprovinciale per il complesso a mare di Lignano Sabbiadoro (1961), senza poi vedere realizzata la propria ideazione, malgrado la redazione del progetto esecutivo; conseguì il secondo premio al concorso internazionale per il Piano urbanistico per il Tronchetto di Venezia (1964, con un gruppo di docenti dello IUAV); venne ammesso al secondo grado del concorso nazionale per il Museo della Resistenza nella risiera di S. Sabba a Trieste (1968); con i colleghi Agosto e Mattioni vinse il primo premio al concorso regionale per il Piano di edilizia economica e popolare di Udine (1964) e si aggiudicò il secondo premio al concorso per lo stadio comunale udinese (1970); si classificò al secondo posto nel concorso per la valorizzazione di piazza Primo Maggio a Udine (1981); vinse il primo premio nel concorso ad inviti per la sistemazione di piazzetta Antonini nella stessa città (1983), senza poi ricevere l’incarico esecutivo delle opere. Molto intensa è stata la progettazione di piani urbanistici, comprensoriali, comunali (prg) o particolareggiati (pp o peep), per diversi comuni della regione, ma non solo: piano comprensoriale del Vajont (1972-1975); pp Erto e Casso 1966; pp Zoncolan 1968; prg Ravascletto 1976; peep Udine est e Udine ovest 1970; pp Pesaro (1972-1975); peep San Vito al Tagliamento 1973; prg Cervignano del Friuli 1975; pp arenile Bibione 1975; prg Maniago 1977; pp area centrale Bibione 1978; prg Porcia 1979; prg Cordenons 1979; pp centro storico Maniago 1980. Malgrado l’intensa attività professionale, P. può essere considerato soprattutto docente universitario (tale attività è documentata da un gran numero di scritti e pubblicazioni) piuttosto che progettista, e nella progettazione il tema urbanistico fu senz’altro più praticato di quello architettonico. Non stupisce, quindi, che relativamente poche siano le opere di architettura realizzate: fra le più significative la autofficina Lancia a Tavagnacco (1968); la villa Milesi a Rive d’Arcano (1972); la funivia dello Zoncolan a Ravascletto (1972); il rifugio Aldo Moro a Sutrio (1973); il mercato di Bibione a San Michele al Tagliamento (1975); il campus universitario a Las Palmas, Canarie (1987); l’edificio IACP nel peep est a Udine (1983). L’ordine degli architetti della provincia di Udine nel 1996 lo premiò con medaglia d’oro per i cinquant’anni di laurea. P. morì a Udine il 18 settembre 2007.

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Bibliografia

G. POLESELLO - A. ROSSI - F. TENTORI, Il problema della periferia nella città moderna, «Casabella-Continuità», 241 (1960), 39-46; G. POLESELLO, Lo strumento urbanistico e lo strumento edilizio nella progettazione della città: problemi di progettazione urbana e l’esperienza di Le Corbusier, le aree geografiche di Aquileia e di Venezia, in Per una ricerca di progettazione, a cura del Gruppo Architettura, Venezia, IUAV, 1970; ID., Testimonianza, in Giuseppe Samonà, 1923-1975 Cinquant’anni di architetture, Roma, Officina, 1975; ID., Friuli 1976: riedificare per un contesto senza città, «Hinterland», (1978).
Progetti per la città veneta. Catalogo della mostra, Vicenza, Neri Pozza, 1982; Gianugo Polesello: progetti di architettura, a cura di P. GRANDINETTI, Roma, Kappa, 1983; G. DRI, Progetti di architettura, «R.tec.», 2 (1985), 24-26; C. AJROLDI, Grandi architetture nella pratica urbanistica: Mercato a Bibione, Roma, Officina, 1987; G. CIUCCI, La progettazione della città come architettura e come piano, Roma-Bari, Laterza, 1989; G. POLESELLO, Testimonianza di Ernesto N. Rogers a vent’anni dalla sua morte, «Zodiac», 3 (1990), 24-31; M. ZARDINI, Gianugo Polesello, architetture 1960-1992, Milano, Electa, 1992 (che raccoglie progetti e scritti di G. Polesello).

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