TREO LUCREZIO

TREO LUCREZIO (1667 - ?)

storico

Nacque a Udine il 14 luglio 1667 dal nobile Servilio di Enrico. Studiò presso le scuole dei barnabiti ed in seguito entrò nel Maggior consiglio della sua città ricoprendo cariche di governo. Nel 1695 sposò Elena, nata da Maurizio Ottomano nipote del sultano turco Maometto III e dalla sua seconda moglie, la nobile goriziana Eleonora Romano. Per questa ragione il T. aggiunse la mezzaluna al proprio stemma gentilizio. Si occupò soprattutto di storia patria ed ecclesiastica dando alle stampe un’opera intitolata Sacra monumenta provinciae Fori Iulii ex antiquis ecclesiasticis traditionibus, historiis, & inscriptionibus excerpta […], pubblicata per la prima volta nel 1724. Si dilettò anche di poesia e le sue prove sono inserite in diverse raccolte poetiche dedicate ai luogotenenti della Patria del Friuli del primo quarto del XVIII secolo. Fin da giovane fece parte dell’Accademia degli Sventati e agli inizi del Settecento fu tra i primi arcadi dell’Accademia Giulia con lo pseudonimo di Cratisco Barnichiano. Vi è incertezza sull’anno della sua morte: secondo Liruti il T. morì il 2 luglio 1745, mentre per Ciconi sarebbe morto nel 1748.

Bibliografia

Ms BCU, Joppi, 81, 489, 490.

L. TREO, Sacra monumenta provinciae Fori Iulii ex antiquis ecclesiasticis traditionibus, historiis, et inscriptionibus excerpta annotationibus contexta auctoritatibus comprobata; et stylo Romani martyrologii in compendium redacta, opus […], Udine, Murero, 1724.

LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 188-189; DI MANZANO, Cenni, 211; DI MANZANO, Annali, 479; MARCHETTI, Friuli, 1022; DBF, 805; B. ASQUINI, Cent’ottanta e più uomini illustri del Friuli, Venezia, A. Pasinello, 1735 (= Bologna, Forni, 1990), 107; VALENTINELLI, Bibliografia, 32, 59-61, 381; G.D. CICONI, Udine e la sua provincia, Udine, Trombetti-Murero, 18622, 382; OCCIONI BONAFFONS, Bibliografia, 172-173; E. PATRIARCA, Lucrezio Treo, «La Guarneriana, cultura e arte in Friuli», 11 (1968), 48-49; M. MAYLENDER, Storia delle accademie d’Italia, III, Bologna, Cappelli, 1926-1930 (= Bologna, Forni, 1976), 109.

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