VENUTI PIETRO

VENUTI PIETRO (1874 - ?)

ingegnere, architetto

Immagine del soggetto

Progetto di Pietro Venuti per il concorso per la sede del Consiglio delle Corporazioni (Gorizia, Archivio storico provinciale, fondo Pietro Venuti).

Nacque a Gorizia il 2 novembre 1874 da Giuseppe e da Carolina Villalt e abitò al numero 20 di via Angiolina. Frequentò le scuole elementari e medie a Gorizia, poi il Politecnico di Vienna. Dopo tre anni di pratica professionale a Vienna presso lo studio di Max Fabiani, ritornò a Gorizia nel 1903. Fu prima impiegato presso il municipio e poi lavorò per il costruttore edile Ernesto Rossi. Nel 1904 fu incaricato dell’insegnamento delle materie tecnico-costruttive presso la Scuola industriale superiore di Trieste (l’attuale Istituto tecnico industriale A. Volta). L’istituto era il maggiore tra le scuole di terzo livello dell’Impero austro-ungarico, con 487 allievi nel 1888, 928 nel 1893 e più di 1500 nel 1915. V. insegnava insieme ad alcune tra le maggiori personalità del mondo scientifico, tecnico ed artistico di Trieste, con cui probabilmente ebbe proficui contatti. Fra questi, gli architetti Ludovico Braidotti, Enrico Nordio, Edoardo Karaman e Julius Deininger; gli ingegneri Lodovico Jeroniti (ramo navale), Giovanni Eichelter (ramo meccanico), Antonio Pones, capo I. R. marina da guerra; gli scultori Alfonso Canciani, Antonio Camaur, Giovanni Depaul, Francesco Schrarnz; i pittori Enea Ballarini, Eugenio Scomparini e Carlo Wostry (M. Pozzetto). Nel 1909 divenne direttore della Scuola professionale Maccari di Gradisca. Dall’inizio della prima guerra mondiale alla fine del 1917, insegnò costruzioni nella sezione di agrimensura presso il R. Istituto tecnico di Udine, dove fu segretario della Commissione tecnica, che preparava studi e materiale per il riassetto delle zone danneggiate dal conflitto. ... leggi In seguito ricoprì incarichi tecnici presso l’ufficio di ragioneria della R. prefettura di Porto Maurizio (Imperia) e al genio militare di Treviso – IV sezione, III zona (Piave). Nel 1921 collaborò con la commissione che costituì il collegio degli ingegneri della provincia di Gorizia e fu iscritto al Partito nazionale fascista dal 1923. Dal 1922 al 1924 fu prima cassiere dell’ANIAI (Associazione nazionale ingegneri ed architetti italiani), poi presidente fino al 1926. Nello stesso anno fondò il Sindacato provinciale degli ingegneri, di cui ricoprì la carica di segretario fino al 1934. Fu titolare della cattedra di costruzioni nel R. Istituto tecnico per geometri di Gorizia. Nel 1936 pubblicò il testo La statica elementare delle costruzioni in cemento armato. Ricoprì anche diverse cariche pubbliche: consigliere comunale e fiduciario del Gruppo nazionale fascista della scuola; delegato provinciale della Federazione fascista della proprietà edilizia, presidente della Federazione provinciale delle filodrammatiche dell’OND (Opera Nazionale Dopolavoro), presidente della giunta amministrativa del Patronato scolastico, membro del Comitato provinciale dell’ONB (Opera Nazionale Balilla). Nel 1929 fondò e fu presidente del Comitato provinciale dei Sindacati fascisti dei professionisti ed artisti. Fu membro della commissione amministratrice della Scuola d’arte industriale di Gradisca e assessore di Corte d’assise. V. affiancò sempre all’attività di insegnante quella di libero professionista. Come progettista ebbe una carriera molto ricca di realizzazioni e partecipazioni a concorsi. Agli anni viennesi risalgono le sue prime case di abitazione come collaboratore di Max Fabiani; suo il progetto della sala per spettacoli interna al Trgovski Dom di Gorizia, dello stesso maestro. In seguito si dedicò alla progettazione di ville private e palazzine a Gorizia, Gradisca e Monfalcone fino al 1947. Tra i suoi progetti più importanti, quello per un nuovo stabilimento balneare a Grado nel 1908, per alcune tombe di famiglia a Fogliano e Ruttars, per le scuole elementari di Ronchi e Gradisca, realizzate nel 1913-1914, e per il Teatro del littorio di Gradisca del 1928. Nel 1947 curò la progettazione della scuola elementare di Cormons e dell’asilo di Brazzano, con annessi refettorio ed abitazioni per gli insegnanti. Il primo ottobre del 1948, all’età di settantaquattro anni, si ritirò in pensione, lasciando l’insegnamento. L’ultima notizia riferita alla sua attività professionale è la partecipazione al concorso interprovinciale per il mercato coperto di Gradisca, svoltosi nel 1949.

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Bibliografia

P.L. VENUTI, La statica elementare delle costruzioni in cemento armato, Gorizia, Lucchesi, 1936. Fascicolo dedicato a Pietro Venuti, depositato presso l’archivio dell’Istituto statale d’istruzione tecnica per geometri N. Pacassi di Gorizia (contiene anche l’elenco completo dei progetti e delle opere di V.).

Si ringrazia per la gentile collaborazione il prof. Luciano Gonano, vicepreside dell’Istituto. M. POZZETTO, Organizzazione della Imperial Regia Direzione delle Fabbriche della Carniola e del Litorale a Trieste, 1788-1862, in La cultura architettonica nell’età della Restaurazione. Atti del convegno, a cura di G. RICCI - G. D’AMIA, Milano, Mimesis, 2002, 74.

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