DA POZZO GIUSEPPE

DA POZZO GIUSEPPE (1844 - 1919)

pittore

Immagine del soggetto

Autoritratto, pastello di Giuseppe Da Pozzo, s.d. (collezione privata).

Nacque da Daniele e Caterina Misdariis il 9 ottobre 1844 a Maranzanis di Comeglians, in Carnia. Nel 1863 si trasferì a Venezia per seguire i corsi dell’Accademia di belle arti, dove fu allievo di Michelangelo Grigoletti e di Lodovico Cadorin, completando la formazione con la frequenza della Scuola di pittura del nudo (1866-1867). Negli anni Settanta cominciò a partecipare alle principali esposizioni italiane con quadri di soggetto storico-religioso, come quelli esposti a Roma nel 1876. Ben presto fu attirato dalla scuola verista di Barbizon e dagli impressionisti, tanto da recarsi intorno alla metà degli anni Settanta in Bretagna e in Normandia. D. P. interpretò il paesaggio con accenti realisti e fu sempre attento a documentare anche la vita degli uomini. Dal 1878 risiedette a Roma pur mantenendo stretti legami con il paese natìo; compì numerosi viaggi in Austria, Ungheria e dal 1880 in Inghilterra e Irlanda, restando affascinato, nel 1888, dalla Scozia. La sua pittura si fece sempre più sensibile alla luce, alternando i paesaggi ai quadri di genere e ai ritratti, che diventarono sempre più numerosi, come si nota dal regesto delle esposizioni pubblicato da Raffaella Cargnelutti. Partecipò alle Esposizioni nazionali di belle arti di Torino (1880, 1884), di Milano (1881, 1883, 1886), alla Promotrice di Firenze (1882, 1883). All’Esposizione nazionale di Torino (1884) e a quella provinciale di Udine (1883) alternò quadri di genere e di paesaggio romano, carnico e veneziano. Come sottolinea Raffaella Cargnelutti, fu molto attento alla fotografia, cui si ispirò per le inquadrature dei suoi quadri. Particolarmente importante fu la partecipazione di D. P. alla Esposizione nazionale artistica di Venezia del 1887, tanto da stabilirsi alla fine del secolo nella città lagunare, dove fu amico fraterno di Pietro Fragiacomo. ... leggi Partecipò a numerose Biennali veneziane (1897, 1899, 1903, 1912) soprattutto con alcuni ritratti. Fondò a Roma una Scuola di pittura “Academy for ladies”, sposando nel 1902 una sua allieva, la neozelandese Isabel Cargill, che aprì, insieme con miss Babington, la famosa casa da tè a Trinità dei Monti. Nel ritratto esposto a Roma nel 1905 si nota l’evoluzione dal realismo alla “sprezzatura” Liberty. Il 1903 fu un anno cruciale: D. P. espose numerosi ritratti, paesaggi, scene di genere alla Esposizione regionale di Udine e fu presente alla Biennale di Venezia. Nel 1907 partecipò alla Esposizione internazionale di belle arti di Roma con paesaggi e acquerelli cui si era dedicato fin dal 1891. A Roma operò insieme al carnico Albino Candoni e ad Aurelio Mistruzzi, come sottolinea nella monografia del pittore la Cargnelutti. Nel 1910 eseguì per la chiesa di S. Floriano a Maranzanis di Comeglians una pala ricca di motivi Liberty alla Previati. Del 1913 è la sua ultima partecipazione alla mostra degli acquerellisti di Roma, poi gli anni di guerra e la malattia al cuore lo allontanarono dalla pittura fino alla morte avvenuta nel 1919. D. P. si può considerare il caposcuola del genere paesistico in Friuli, visse le vicende della pittura impressionista e seppe cogliere i fermenti art nouveau.

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Bibliografia

Archivio privato Antonio Da Pozzo; Gardone Val Trompia (Brescia), fondo fotografico Da Pozzo, proprietà privata; Venezia, Archivio storico Accademia di belle arti, Archivio storico della Biennale, XLI, 1887, scatola nera n. 9, n. 19, n. 20.

A. DE GUBERNATIS, Dizionario degli artisti italiani viventi. Pittori, scultori, architetti, Firenze, Le Monnier, 1906, 159; DAMIANI, Arte del Novecento I, 25-26, 262; L. DAMIANI, Marco Davanzo pittore della Carnia, Tolmezzo, Edizioni Aquileia, 1983; Artisti carnici del Novecento. Catalogo della mostra (Tolmezzo, 1° luglio-30 ottobre 1989), a cura di R. CARGNELUTTI, s.l., s.n., 1991, 9; Aspetti del lavoro nella pittura friulana 1900-1960, a cura di G. BERGAMINI, Udine, AGF, 1991, 25-26, 73; R. CARGNELUTTI, Da Pozzo Antonio, in La Pittura in Italia. Il Novecento/1. 1900-1945, Milano, Electa, 1992, 846-847; I. REALE, La pittura a Trieste e in Friuli nel primo Novecento (1900-1945), in La Pittura in Italia. Il Novecento/1. 1900-1945, Milano, Electa, 1992, 318, 321-334; R. CARGNELUTTI, Il pittore Giuseppe Da Pozzo (1844-1919): un inedito percorso artistico tra le capitali della cultura europea, in Guart, 445-472; Giuseppe Da Pozzo 1844-1919, a cura di ID., Udine, Comune di Comeglians/Comune di Tolmezzo/AGF, 1996; G. BERGAMINI, Giuseppe Antonio Da Pozzo, in SAUR, 24 (2000), 238-239.

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