DURAZZO MARCO

DURAZZO MARCO

notaio

Immagine del soggetto

Documento notarile autografo di Marco Durazzo.

Figlio di un ser Martino da Castelnovo del Friuli già morto nel 1451, fu attivo a Spilimbergo sia come notaio sia come camerario del duomo nel terzo quarto del secolo XV; è dunque verisimile che fosse nato negli anni Venti. Dai suoi registri delle imbreviature, fittamente occupati dalla sua nitida, personalissima corsiva umanisticheggiante, e che coprono l’arco di tempo compreso tra il 1451 e il 1465 (con qualche lacuna e annotazioni posteriori datate fino al 1471), risulta, tra l’altro, aver abitato continuativamente a Spilimbergo in borgo Vecchio. La sua attività come camerario del duomo spilimberghese, incaricato della tenuta dei libri delle entrate e delle uscite, è invece documentata dal 1454 fino al 1477. Nella vita culturale del Quattrocento friulano M. D. è tuttavia noto soprattutto per una missiva inviata a Guarnerio d’Artegna il 12 settembre 1457, che ora costituisce il f. 134 del manoscritto 100 della Biblioteca civica Guarneriana: con essa egli accompagnò, tramite Francesco da Fanna, l’invio di una ventina di pergamene, evidentemente destinate all’allestimento di codici, e di un manoscritto da trascrivere appartenente alla raccolta libraria della chiesa spilimberghese, segnalando poi all’attenzione di Guarnerio un altro volume con opere di sant’Agostino là conservato.

Bibliografia

ASP, NA, 1168, fasc. 8150-8154; mss BCU, Principale, 1241/I, sub 1451 novembre 12; ivi, 3849 (G. B. Della Porta, Index notariorum Patriae Fori Iulii); ms BGSD, 100, f. 134v.
M. D’ANGELO, Nuovi copisti nello “scriptorium” di Guarnerio d’Artegna, «Quaderni Guarneriani», 8 (1984), 6-8, n. 3; G. PRESSACCO, Il contenuto liturgico-musicale dei codici e il loro contesto, in I codici miniati del duomo di Spilimbergo, a cura di C. FURLAN, Milano, Electa, 1989, 50; SCALON, Guarnerio, 37, 38 n. 183, 45 n. 211; CASARSA, Come in uno specchio, 225, 334-335; SCALON, Produzione, 83 n. 21, 509 no406 e n. 299.

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