FANTUZZI VINCENZO NATALE

FANTUZZI VINCENZO NATALE (1859 - 1930)

organista, compositore

Vincenzo Natale, detto Cechin, di Giuseppe di Vincenzo e di Rosa nacque in Pordenone, nella parrocchia di S. Giorgio, il 21 dicembre 1859 e fu battezzato il 25 successivo (da cui il secondo nome). Ad evitare eventuali confusioni con altro Vincenzo Fantuzzi, nato pure in Pordenone nella stessa parrocchia sangiorgina e nello stesso anno, sembrano essere sufficienti la paternità e la definizione di «suonatore» con cui, più tardi, F. sarebbe stato qualificato nei registri anagrafici cittadini. Non si è in grado di precisare se sia nato cieco o se sia divenuto tale nel tempo. In ogni caso, proprio per questa sua particolare condizione, frequentò per otto anni l’Istituto padovano per ciechi Configliachi uscendone, nel 1876 o poco prima, con il diploma in organo e composizione. Il 5 dicembre 1876 chiese alla fabbriceria di San Giovanni di Casarsa di essere incaricato di ricoprire il posto vacante di organista presso quella chiesa. Non si conosce l’esito della domanda. Abbracciata con convinzione la cosiddetta riforma ceciliana, nel 1886 risultava titolare dell’organo della parrocchiale pordenonese di S. Giorgio e nello stesso tempo era incaricato dal vescovo di Concordia, monsignor Domenico Pio Rossi, di sorvegliare, insieme con altri colleghi, quali fossero le modalità applicative della Commissione di S. Cecilia, istituita in diocesi il 31 dicembre 1885 in attuazione del regolamento della sacra Congregazione dei riti del 24 settembre 1884, in merito alla riforma della musica di chiesa. Nel novembre dello stesso anno veniva deputato ad esaminare gli organisti diocesani. Il 5 giugno 1887, unitamente a pre Antonio Marini, provvedeva a collaudare positivamente gli interventi effettuati sull’organo della parrocchiale di Spilimbergo da parte della «ditta Zanin di Camino di Codroipo». Risulta presente in città nel 1888 e nel dicembre 1890 secondo i libri anagrafici del comune di Pordenone. Era celibe quando si trasferì in Roma per ricoprire un incarico di cui non si conosce la natura. ... leggi Nel 1905 era però rientrato in Pordenone, dove, nella chiesa del Cristo, accompagnava «mirabilmente» una messa del Perosi. Per i tipi dell’editore Bertarelli e C. di Milano, pubblicò Sette canti sacri a 3 voci in onore del Ss.mo Sacramento con o senza accompagnamento. Ne dava notizia don Raimondo Bertolo su «Il Crociato» del 19 settembre 1905, in termini entusiastici. Dalla stampa locale si desume che F. avrebbe ripreso il suo antico posto di organista della chiesa di S. Giorgio nel 1919 per abbandonarlo nel corso della prima metà del 1929. Lasciata la propria abitazione nell’attuale piazza XX Settembre, al civico 12, il 27 gennaio 1930 morì in una località non nota, ma in ogni caso al di fuori del comune di Pordenone e contermini. Nell’archivio musicale della Biblioteca del Seminario diocesano di Pordenone si conserva un consistente manoscritto dal titolo: Inno a Leone XIII. Parole del P. Benedetto Prina da […]. Musicato da Fantuzzi Vincenzo di Pordenone per 4 voci diseguali, con accompagnamento di Quartetto d’arco ed Harmonium nell’aprile 1888.

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Bibliografia

Pordenone, Archivio parrocchiale di S. Giorgio (depositato presso ASDPn), Matrimoniorum liber 1857-1879, ad annum; ibid., Baptizatorum liber 1847-1866, ad annum; ASCPn, Registro della popolazione del comune di Pordenone, vol. III 1884-1891, f. 679; San Giovanni di Casarsa, Archivio parrocchiale (in fase di riordino), Organo.

«Il Cittadino italiano», 11-12 giugno 1887; «La Concordia», 25 giugno 1905; Sette canti sacri […], «Il Crociato», 19 settembre 1905; GASPARDO, Pordenone, 129; A. GUERRA, Musica sacra e arte organaria tra Ottocento e Novecento attraverso la stampa cattolica udinese (1868-1917), t.l. [specialistica], Università degli studi di Venezia, a.a. 2008-2009, 216-217, 830; M.L. AGOSTI GASPARDO, Intorno alla chiesa di San Giorgio. Percorsi della memoria, Pordenone, Parrocchia di S. Giorgio, 2009, 55-56.

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