FEDERICI NICOLÒ DA OSIMO

FEDERICI NICOLÒ DA OSIMO

canonico di Concordia

Nipote di Nicolò Romani, N. F. subentra allo zio nel canonicato di Cividale nel marzo del 1363. Nello stesso periodo ottiene anche il beneficio canonicale di Concordia, detenuto dal Romani. In aprile si trova a Portogruaro per partecipare a una “curia vassallorum” dell’episcopato di Concordia. La sua presenza in regione è però di breve durata. Nell’ottobre dell’anno successivo, infatti, il canonico Giacomo Daineri di Modena chiede alla collegiata di Cividale di essere investito del beneficio canonicale, a cui aveva rinunciato il F. In questa circostanza egli è detto “domini pape scriptor”. La crescente influenza dello zio presso la Curia romana favorisce, quindi, la sua carriera. Il F. si trasferisce ad Avignone e si pone alle dipendenze del Romani. Nel 1367 è incaricato insieme allo zio di curare il trasferimento degli archivi a Roma e la compilazione degli indici dei diversi registri, così come disposto dal pontefice Urbano V. Proprio durante il viaggio verso l’Italia, il F. è nominato “registrator litterarum secretarum”, ufficio che mantiene sino al 1372, quando viene sostituito da Grimoaldo Romani, un altro congiunto del protonotario osimano. È presumibile che in quest’anno si debba segnare anche la sua data di morte.

Bibliografia

ASU, NA, Pietro Dell’Oca, 5123bis.

DEGANI, La diocesi di Concordia; B. GUILLEMAIN, La cour pontificale d’Avignon (1309-1376). Étude d’une societé, Parigi, 1962; M. MORRONI, “Nicolaus de Auximo”. Un osimano alla corte Avignonese, Osimo, Fondazione “Don Carlo”, 2003.

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