FRANGIPANE NICOLÒ

FRANGIPANE NICOLÒ (1804 - 1872)

vescovo

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Il vescovo Nicolò Frangipane (Pordenone, Archivio storico diocesano).

Nacque a Roma il 23 luglio 1804, primogenito del conte Luigi e della marchesa Teresa. La famiglia paterna, da secoli investita dei feudi di Castel Porpetto e di Tarcento, era ramo collaterale dei marchesi Frangipane di Roma, cui invece apparteneva la madre; fratello maggiore di Luigi era Cintio, nominato nel 1809 senatore del Regno d’Italia. Trasferitosi con i suoi a Udine, F. intraprese gli studi presso il locale Seminario arcivescovile. Ordinato sacerdote il 7 settembre 1828, nel 1836 fu promosso canonico del Capitolo della cattedrale, divenendone preposito nel 1854. L’anno successivo organizzò l’assistenza sanitaria ai malati di colera in Udine. Nel 1862, durante la vacanza della sede, seguita al trasferimento dell’arcivescovo Trevisanato a Venezia, fu vicario capitolare. Con il suo successore, Andrea Casasola, F. instaurò subito un rapporto di collaborazione, in qualità di provicario generale. Il 21 agosto del 1865 il governo austriaco lo designò vescovo di Concordia: il pontefice confermò la nomina nel concistoro del 14 gennaio del 1866 e l’11 febbraio seguente il cardinale Trevisanato lo consacrò a Venezia. L’ingresso solenne del nuovo vescovo nella chiesa cattedrale di Concordia avvenne l’11 marzo. Dopo il plebiscito del 21 e 22 ottobre, con il quale il Veneto e buona parte del Friuli entrarono a far parte del Regno d’Italia, monsignor F. dovette confrontarsi con la legislazione dell’ex Stato sabaudo, molto penalizzante rispetto a quella austriaca in materia ecclesiastica, soprattutto per quanto riguardava la gestione economica delle istituzioni ecclesiastiche e il sistema scolastico; ciò nonostante il vescovo sarebbe stato considerato simpatizzante di casa Savoia: una nota del Ministro di grazia e giustizia Vigliani lo annoverava tra i pochi (sei) presenti al Concilio Vaticano I ritenuti favorevoli al Governo italiano. ... leggi Nel mese di dicembre il presule iniziò una visita pastorale della diocesi che, tra interruzioni e rallentamenti, avrebbe portato a termine solo alcuni anni più tardi. Di temperamento benevolo e paterno sotto il profilo pastorale, si dimostrò invece decisamente rigido in materia dottrinale, contrastando senza riserve alcuni focolai di rosminianesimo che stavano attecchendo tra il clero concordiese. Nel corso del 1867, F. si scontrò a più riprese con il Ministero dell’istruzione, per il tramite del Consiglio per le scuole della Provincia di Venezia, in merito al Seminario. Questo, infatti, per ottenere la parificazione giuridica con le scuole statali, avrebbe dovuto attenersi in tutto e per tutto (salvo che per le classi di teologia) alla normativa vigente in materia di pubblica istruzione: ciò comportava ingerenze e controlli sui programmi d’insegnamento, sui libri di testo adottati, sulla professionalità degli insegnanti, sulle condizioni igieniche degli stabili. Monsignor F. non riuscì a trovare un compromesso gradito all’autorità statale, nonostante le pressioni dell’amministrazione comunale portogruarese; il 26 gennaio 1868, quindi, il Ministero dell’istruzione stabilì che il Seminario di Portogruaro era da considerarsi un istituto privato non parificato. Nel 1869 il vescovo partecipò alle sedute del Concilio ecumenico Vaticano I, mantenendo un ruolo piuttosto passivo, pur dimostrandosi poco favorevole alla definizione dell’infallibilità papale; alla proclamazione del dogma, dichiarò comunque di aderirvi pienamente. Tornato in diocesi, cominciò a manifestare uno stato precario di salute. Venne a mancare il 27 gennaio del 1872, lasciando un’ingente somma di denaro in eredità al Seminario, nella cui chiesa volle essere sepolto, legando inoltre diversi beni personali alla mensa vescovile.

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Bibliografia

F. SCHRÖDER, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati esistenti nelle provincie venete, Venezia, Alvisopoli, 1830, 346-347; M. MACCARONE, Il Concilio Vaticano I e il “giornale di monsignor Arrigoni”, 1, Padova, Editrice Antenore, 1966, 199, 241, 459; L. SINA, Orazione letta… nelle solenni esequie di mons. Nicolò de’ conti Frangipane, Portogruaro, Castion, 1872; A. SCOTTÀ, Tre secoli di vita scolastica a Portogruaro. Dal pubblico ginnasio vescovile al collegio “G. Marconi”, Udine, Doretti, 1975, 121-137; DEGANI, La diocesi di Concordia, 252; P. ZOVATTO, Frangipane Nicolò, in Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiastiques, a cura di R. AUBERT, 18, Paris, Letouzey et Ané, 1977, 994-996; Hierarchia, 221; PIGHIN, Seminario I, indice; A. SCOTTÀ, L’Unità d’Italia e il movimento cattolico, in Concordia, 539-544.

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