PELLEATTI GIOVANNI ANTONIO (1725-1815)

PELLEATTI GIOVANNI ANTONIO (1725-1815)

notaio, erudito

Immagine del soggetto

G.A. Pelleatti, stima dei beni formanti il convento di San Francesco a Portogruaro, 1767.

Nacque  a Portogruaro il 14 aprile 1725 da Giovanni Battista. Nonostante umili origini e scarse disponibilità economiche, riuscì a conseguire, nell’ordine, la carica di perito agrimensore della Serenissima, notaio e «ragionato fiscale» e quindi, dopo la laurea dottorale in legge, quella di avvocato. Collaboratore della Curia vescovile in qualità di «avvocato fiscale», fu investito di vari incarichi dalla Municipalità portogruarese di cui riorganizzò l’archivio. Nel periodo di reggenza di Carlo Rezzonico ad abate commendatario di Summaga (1758-1799: nel 1791 veniva nominato vicario generale Giovanni Battista, figlio di G.A.) riordinò anche l’archivio di quella abbazia, ora conservato all’Archivio di Stato di Udine (Corporazioni religiose soppresse). Cancelliere del Monte di Pietà di Portogruaro dal 1746, P. venne incaricato, nel 1768 e nel 1776, dal Luogotenente di Udine di eseguire le revisioni economiche di quella pia istituzione, proprio per la sua comprovata esperienza in materia fiscale. Nel 1784 ottenne, per sé per i figli maschi, l’investitura della giurisdizione temporale di Concordia nei casi di vacanza della Sede episcopale, con il titolo di conte. Raccolse in vita una ingente documentazione storica, originale e in copia, concernente la Diocesi di Concordia e la Città di Portogruaro, raggruppata in 29 volumi che vennero donati dagli eredi, nel 1829, parte al Comune e parte alla biblioteca del Seminario (quest’ultima passata successivamente alla parrocchia di Sant’Andrea e recentemente riaggregata alla principale): materiale su cui si fonda massimamente l’opera di A. Zambaldi Monumenti storici di Concordia. Unito in matrimonio a Maria Maffei, ebbe numerosa discendenza; tre figli almeno meritano menzione: Giovanni Battista (23 novembre 1747-11 dicembre 1807) avviato agli ordini sacri (ebbe l’onore di vedersi dedicati due sonetti composti da Lorenzo Da Ponte in occasione della prima messa celebrata il 22 dicembre 1771) insegnò in seminario e si dedicò alla poesia con discreti risultati, tali da farlo ascrivere (1786) fra i “pastori arcadi” col nome di Retimio Pelliaco e fra gli accademici intrigati di Pirano (1796); di lui si conserva numerosa corrispondenza con figure illustri quali A. Dalmistro, A. Evangeli, B. Sabbionato, B.M. Calura, G. Costa; Lorenzo (6 marzo 1749-4 novembre 1806) dopo essersi addottorato in diritto a Padova, ricoprì varie cariche amministrativo-giuridiche in diverse città della Terraferma; pubblicò un paio di libelli marcatamente filoaustriaci (Il sepolto vivo: opera del giorno per lume della municipalità provisoria, Venezia 1797 e La monarchia il migliore di tutti i governi, Padova 1798); Lodovico (30 gennaio 1778-7 marzo 1825) eletto nella Municipalità di Portogruaro all’arrivo dei Francesi nel 1797, fu poi nominato podestà dal 1° settembre 1807 (il secondo, dopo Lorenzo Bettoni, della nuova amministrazione post-annessione dello Stato Austro-Veneto al Regno d’Italia) ricordato per le sue opere stradali (la Portogruaro-San Vito, il ponte della Delizia); lasciò, come il fratello G.B., la propria biblioteca a quella del seminario vescovile. P. morì nella città natale il 25 maggio 1815.

Bibliografia

Portogruaro, Archivio storico comunale, Miscellanea Pelleatti, serie 21 A. Zambaldi, Monumenti storici di Concordia, già colonia romana nella regione veneta, serie dei vescovi concordiesi ed annali della città di Portogruaro, San Vito al Tagliamento, Pascatti, 1840, 14, 245, 248 (22), 303-308; Occioni Bonaffons, Bibliografia, I, 322; G.B. Di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, 2, Pisa, Giornale araldico, 1888 [=Bologna, Forni, 1965], 305; A. Da Mosto, L’Archivio di Stato di Venezia: indice generale, storico, descrittivo ed analitico, 1. Archivi dell’amministrazione centrale della Repubblica Veneta e archivi notarili, Roma, Biblioteca d’arte, 1937, 187; F. Rossi, Portogruaro 1797-1814. Appunti per una ricerca, in Portogruaro nell'Ottocento: contesto storico e ambiente sociale, a cura di R. Simonato - R. Sandron, Portogruaro, Ediciclo, 1995, 22-77: 27-31; Archivio comunale di Portogruaro: inventario della sezione separata, secc. XV-XVIII, a cura di N. Piazza, Venezia-Portogruaro, Giunta regionale del Veneto/Ediciclo, 2001, XXV, 73, 86-87, 126; A. Marcon, Gli incunaboli della Biblioteca del Seminario di Concordia-Pordenone, Pordenone, Associazione Propordenone, 2007, 92.

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