ZUCCOLA (DI) FULCHERIO

ZUCCOLA (DI) FULCHERIO

frate minore, vescovo 

Figlio del nobile cividalese Bernardo e di Fiore di Spilimbergo, frate Fulcherio dell’ordine dei Minori fu eletto vescovo di Concordia nel 1268. L’anno seguente, alla morte del patriarca Gregorio di Montelongo, il presule decise di sostenere, in chiave anti-goriziana, la candidatura alla cattedra aquileiese di Filippo di Carinzia, fratello del duca Ulrico III. L’improvvisa morte del duca indebolì però il partito carinziano in Friuli e lo costrinse a misurarsi militarmente con i suoi oppositori. Gli scontri coinvolsero ben presto anche il Friuli concordiese: a Portogruaro, i sostenitori del conte di Gorizia, aiutati dai signori di Prata, insorsero contro il vescovo e lo costrinsero alla fuga. Frate Fulcherio riuscì a riprendere il controllo della situazione solo grazie all’intervento del fratello Giovanni e dello zio Walterpertoldo di Spilimbergo. Nel marzo del 1270 i ribelli sconfitti si sottomisero al presule che, cinque giorni dopo, a sua maggior tutela, affidò la custodia delle mura di Portogruaro ai due congiunti. La fazione filo-goriziana, interna alla comunità del borgo del Lemene, dimostrò ben presto di non voler rispettare gli accordi di pace e nel mese di agosto riprese le ostilità contro il vescovo, che venne nuovamente cacciato. F. riuscì a rientrare a Portogruaro solo nel 1272, dopo la definitiva sconfitta di Filippo di Carinzia e la riappacificazione con i conti di Gorizia e i signori di Prata. L’anno seguente papa Gregorio X nominò alla cattedra aquileiese Raimondo della Torre: l’8 agosto 1274 il nuovo patriarca intervenne nello scontro tra il vescovo di Concordia e alcuni fuoriusciti portogruaresi, assumendo direttamente il controllo del borgo sul Lemene. ... leggi Dieci giorni dopo frate F. era a Cividale, al seguito del suo metropolita, e partecipò agli accordi di pace tra il patriarcato di Aquileia e i conti di Gorizia. Nel dicembre del 1275 il presule confermò le costituzioni emanate dal suo predecessore Alberto da Colle. Grazie all’aiuto della consorteria spilimberghese, si impegnò quindi in una serie di operazioni che miravano alla salvaguardia delle temporalità vescovili. Contemporaneamente sostenne le aspirazioni del fratello Giovanni all’eredità dello zio Walterpertoldo, privo di eredi diretti. Nel maggio del 1281 F., desideroso di rafforzare la presenza francescana in diocesi, donò a frate Guglielmo, ministro della provincia di Sant’Antonio, un possedimento della chiesa di Concordia a Portogruaro affinché vi venisse costruito un convento. Nel maggio del 1282 il patriarca lo incaricò di benedire la prima pietra della chiesa di San Silvestro di Cividale, in procinto di essere ricostruita. Nel giugno del 1284 il presule assistette alla vestizione della prima priora del monastero di Santa Chiara di Cividale. Il delinearsi di nuove alleanze in Friuli e l’avvicinamento di Giovanni di Zuccola al patriarca in funzione anti-caminese intensificarono in questi anni la collaborazione tra il metropolita e il suo suffraganeo che fu coinvolto nei trattati di pace tra Aquileia, Gorizia, Venezia e Trieste per la questione istriana. Con un attento lavoro diplomatico il vescovo riuscì a trovare un accordo tra le parti e a porre fine al conflitto. Tornato in diocesi, frate F. pubblicò gli statuti provinciali del patriarca Raimondo (1282), relativi alla disciplina ecclesiastica. Nell’ottobre dello stesso anno concedette allo zio Walterpertoldo di edificare a Spilimbergo una nuova chiesa, dedicata a santa Maria. Gli ultimi anni di vita del presule furono caratterizzati da una certa discontinuità nella residenza: ormai anziano, egli preferì risiedere o a Spilimbergo, presso il fratello Giovanni, o nella sua città natale, continuando a governare la diocesi con l’ausilio di collaboratori esperti. Morì il 17 o il 18 aprile 1293.

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Bibliografia

Degani, La diocesi di Concordia, 198-204; C.G. MOR, Portogruaro: dalla fondazione alla semi autonomia comunale, «La Bassa», 9 (1984), 11-36; L. GIANNI, Vescovi e capitolo cattedrale nella diocesi di Concordia del XIV secolo, t.d.d. in Storia della Chiesa Medievale e dei movimenti ereticali, Padova 2002, 35-36, 101, 142-143, 209; ID., Vita ed organizzazione della diocesi di Concordia in epoca medievale, in Diocesi di Concordia, a cura di A. Scottà, Padova 2004 (Storia religiosa del Veneto, 10), 205-321, 209, 219, 227, 263, 265, 269, 290.

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