BLASERNA PIETRO

BLASERNA PIETRO (1836 - 1918)

fisico

Immagine del soggetto

Il fisico Pietro Blaserna.

Nato a San Valentino di Fiumicello (Gorizia) il 22 febbraio 1836 da Matteo, ingegnere idraulico originario di Monfalcone, e Caterina Dietrich, frequentò il ginnasio a Gorizia e poi fu a Vienna ove seguì i corsi universitari di matematica e fisica, laureandosi nel 1856. Dal 1857 al 1859 fu assistente del direttore dell’Istituto di fisica dell’Università di Vienna, Andreas von Ettingshausen, cui si deve il primo progetto di una macchina a induzione elettromagnetica. Qui si occupò di correnti indotte ed extracorrenti. Si trasferì poi a Parigi ove completò la propria formazione di fisica sperimentale sotto la guida di Henri-Victor Regnault occupandosi dello studio delle proprietà dei gas reali. Tornato in Italia nel 1862, divenne incaricato di fisica presso il reale Museo di fisica e di storia naturale, sezione di scienze naturali, dell’Istituto di studi superiore di Firenze e, nel 1863, ebbe la cattedra di fisica sperimentale all’Università di Palermo. Qui si occupò di correnti indotte, di gas reali, della misura degli indici di rifrazione e di geomagnetismo. Partecipò alla spedizione ad Augusta, finanziata dal governo italiano, organizzata da Giovanni Santini, per osservare lo stato di polarizzazione della corona solare in occasione dell’eclissi di Sole del 22 dicembre 1870. Nel 1872 si trasferì a Roma ad occupare la cattedra di fisica sperimentale. Nel 1873 venne nominato direttore dell’Istituto di fisica, carica che mantenne fino al 1918. Fu rettore della Sapienza di Roma dal 1874 al 1876 e preside della Facoltà di scienze dal 1885 al 1891. Fu responsabile di una profonda innovazione nella didattica della fisica in Italia: istituì la Scuola pratica di fisica destinata agli studenti del primo biennio, con sede dapprima alla Sapienza e poi, dal novembre 1881, nell’Istituto di via Panisperna. ... leggi In questa istituzione, per la prima volta in Italia, fu consentito agli studenti di condurre personamente gli esperimenti. In particolare, l’Istituto di via Panisperna fu progettato e costruito su iniziativa sua, con la collaborazione dei chimici Stanislao Cannizzaro ed Emanuele Paternò. Nel 1891 fondò il Circolo fisico di Roma con lo scopo di diffondere la cultura fisica mediante l’organizzazione di cicli di conferenze, fra le quali sono rimaste famose le «Conferenze sul radio» pronunciate negli anni 1897-1899 alla presenza della regina Margherita. Inoltre, nel 1899 riuscì a istituire la nuova cattedra di fisica complementare, assegnata prima ad Alfonso Sella e quindi ad Orso Mario Corbino. Nel 1900 fu artefice della chiamata di Vito Volterra alla cattedra di fisica matematica di Roma. Il matematico, nell’occasione, si trasferì dalla Scuola di ingegneria all’Istituto di via Panisperna che così si trovò ad avere, unico in Italia, tre professori ordinari. B., oltre che di fisica, si interessò anche di meteorologia e geodinamica. Nel 1879 partecipò alla spedizione voluta dal governo per studiare l’eruzione dell’Etna. Nello stesso anno divenne presidente del consiglio direttivo di meteorologia. Nel 1883 fu nominato presidente della Commissione governativa per il terremoto di Casamicciola, nell’isola di Ischia. Fu uno dei fondatori del Servizio geodinamico per la rilevazione degli eventi sismici. Dal 1887 al 1907 fu presidente del consiglio di meteorologia e geodinamica. Fu appassionato di musica, suonava il violino, si interessò di acustica e costruì un armonium, oggi conservato presso il Museo dell’Istituto di fisica della Sapienza. Nel 1885 rappresentò l’Italia, insieme al musicista Arrigo Boito, alla Conferenza internazionale per l’adozione del Corista uniforme di Vienna, dove riuscì a far in modo che presso l’Istituto di fisica fosse creato l’Ufficio del corista internazionale di cui fu il primo direttore. Fu accademico dei Lincei dal 1873, divenendo segretario nel 1879 e presidente dal 1904 al 1916. Fu membro dell’Accademia nazionale delle Scienze dal 1877. Fu tra i fondatori della Società degli spettroscopisti italiani; segretario generale del Comitato internazionale dei pesi e misure dal 1904; dottore honoris causa delle Università di Tübingen, Königsberg, Erlangen, Andrews. Fu socio corrispondente dell’Accademia delle scienze di Parigi dal 1910. Fu nominato senatore del Regno nel 1890, vicepresidente del Senato dal 1906 e vicepresidente dell’ordine al merito civile di Savoia. Fu inoltre un appassionato di montagna: fu tra i cinquanta soci fondatori della sezione romana del Club alpino italiano, istituita nel 1873. Morì a Roma il 26 febbraio 1918.

Chiudi

Bibliografia

P. BLASERNA, Sulla compressibilità dell’acido carbonico e dell’aria atmosferica a cento gradi di temperatura, «Il Nuovo Cimento», 20 (1864), 290-316; ID., Sullo Stato attuale delle scienze fisiche in Italia e su alcune macchine di fisica, Parigi, Bacon, 1868; ID., Sullo sviluppo e la durata delle correnti d’induzione delle estracorrenti. Sunto del Dott. Damiano Macaluso, «Il Nuovo Cimento», 3 (1870), 387-427; ID., Sulla polarizzazione della corona solare osservata in Augusta durante l’eclisse totale del 22 Dicembre 1870 dal Prof. Pietro Blaserna, ibid., 6 (1871), 191-198; ID., La teoria del suono nei suoi rapporti con la musica – dieci conferenze, Milano, Dumolard, 1875; ID., L’eruzione dell’Etna del 26 Maggio 1879, Roma, Botta, 1879; P. BLASERNA - H. HELMHOLZ, Le son et la musique. De l’harmonie musicale, Parigi, Bailliére, 1879; P. BLASERNA, Sulla temperatura corrispondente al periodo glaciale, Roma, Salviucci, 1883; ID., Sulla conferenza internazionale di Vienna per l’adozione di un corista uniforme, «Il Nuovo Cimento», 20 (1886), 231-256; Relazione della Commissione reale incaricata di designare le zone piu adatte per la ricostruzione degli abitati colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 o da altri precedenti e composta dei signori sen. P. Blaserna…, Roma, Reale Accademia dei Lincei, 1909.

V. VOLTERRA, Commemorazione del senatore Blaserna, «Atti parlamentari, Senato del Regno», Tornata del 27 febbraio 1918; O. M. CORBINO, Pietro Blaserna, «Memorie della Società degli Spettroscopisti Italiani», s. 2, 8 (1919), 2-4; M. CANTONE, Commemorazione dell’accademico linceo sen. P. B., «Rendiconti dell’Accademia dei Lincei», Classe di scienze fisiche, s. ... leggi 5, 27 (1918), 262-269; E. MILLOSEVICH, P. B., «BSGI», s. 5, 7/3-4 (1918), 307; FORMENTINI, Contea di Gorizia, 143; M. GALLI, Appunti per una storia delle scienze, in EMFVG, 3/IV, La storia e la cultura, 2387-2404: 2399; E. POZZATO, Blaserna, Pietro, in DBI, 10 (1968), 781-782; MARCHETTI, Friuli, 946.

Chiudi

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *