SALATINO

SALATINO

notaio, rettore di scuola

S. fu “magister” presso le scuole di grammatica e notariato del comune di Udine verso la metà del XIV secolo. Nel 1347 il “magister” venne stipendiato per l’insegnamento di grammatica. Con una delibera del 2 dicembre 1352, inoltre, il comune, rispondendo alle esigenze dell’ambiente cittadino, iniziò a pagare il maestro S., rettore delle scuole udinesi, sia per l’insegnamento di retorica e grammatica sia “pro lectura Summe notarie”, cioè una “summa”, un corso abbreviato di diritto romano basato sul Digesto giustineaneo, testo fondamentale delle scuole giuridiche medievali. Il comune provvedeva al reperimento delle aule e all’arredamento dei locali, corrispondendo il salario e l’affitto per l’abitazione agli insegnanti. Costoro poi integravano il salario con i proventi di una tassa che gli alunni erano obbligati a versare per la frequenza. Il patriarca Nicolò di Lussemburgo insistette di persona per trattenere il maestro presso il capoluogo friulano con un congruo salario, come si ricava da una delibera del comune di Udine presa il 10 gennaio 1354.

Bibliografia

LEICHT, Scuole superiori, 17; FATTORELLO, Coltura, 113; MICHELUTTI, Scuole, 414, 416; SCALON, Libri, 40; SCALON, Produzione, 101, 211, n° 116.

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