GALVANI VALENTINO III

GALVANI VALENTINO III (1723 - 1797)

imprenditore

Nacque il 14 dicembre 1723 da Caterina Polacco e Domenico II. Fratello minore di Andrea III, il G. fu senza dubbio uno dei membri più rappresentativi dei Galvani, e puntò soprattutto ad espandere le proprietà della famiglia. Insieme con il fratello Andrea III ereditò dal nonno la cartiera di Cordenons sul Viazzol già appartenente al nobile abate Giacomo Berlendis di Venezia. Nel 1755, durante la gestione dei due fratelli, l’azienda dava lavoro a 13 operai specializzati e la carta prodotta era venduta a Venezia e in parte anche a Udine. Nel 1764 il G. sposò Lorenzina Zanon di Udine, figlia di Antonio, importante esponente della borghesia imprenditoriale “illuminata” e riformista friulana che, tra le altre cose, aveva fondato una manifattura serica per la tessitura di velluti a Venezia, dove si era trasferito e da dove tenne i contatti per la ditta del genero presso i Cinque Savi alla Mercanzia. A partire dallo stesso anno la cartiera di Cordenons, una azienda di medie dimensioni con sei ruote e probabilmente due tini, venne gestita dal solo V. che entrò in possesso anche di una bottega per la rivendita della carta a Pordenone. Fra il 1768 e il 1796, grazie all’attività del G., «il grande accomulatore di capitali nel settore cartaio», si delineò un deciso sviluppo dell’azienda dei Galvani. Nel 1770 il G. entrò in possesso della cartiera di S. Valentino a Pordenone e nel 1780 potenziò le sue due fabbriche con l’introduzione di lavatoi e di cilindri all’olandese. Il G., infatti, fu uno dei primi imprenditori ad avvalersi di questa innovazione tecnica attraverso la quale non puntava semplicemente all’aumento della quantità delle risme complessive fabbricate, ma intendeva iniziare una produzione di qualità, inserendosi nel mercato della carta che imitava la pregevole carta olandese. ... leggi Il G., grazie alla sua perizia, divenne ben presto «un punto di riferimento per le magistrature veneziane sulle questioni riguardanti la normativa per i generi di carta sui quali si accanivano le critiche dei mercanti di Costantinopoli». Nel 1788 acquistò anche un negozio per la vendita della carta a Trieste. Ebbe sei figli: di questi Giuseppe II si laureò in giurisprudenza a Padova e divenne amministratore della ditta “Valentino Galvani” a Pordenone acquisendo in seguito anche la cartiera della famiglia Da Re a Rorai Piccolo presso Porcia; Antonio Nicola e Carlo Leonardo risedettero a Trieste, dove il primo gestì il negozio di famiglia; mentre la figlia Caterina Lucia sposò Giovanni Antonio Santorini di Spilimbergo, un imprenditore che inventò una macchina per filare la seta, perfezionata in seguito da Andrea IV Galvani. G. morì il 13 gennaio 1797 a Pordenone, dove da lungo tempo risedeva.

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Bibliografia

Andrea Galvani: 1797-1855, cultura e industria nell’Ottocento a Pordenone, a cura di G. GANZER, Pordenone, Studio Tesi, 1994; Mille protagonisti, 222.

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