BAGUER Y RIBAS SILVERIO FRANCESCO

BAGUER Y RIBAS SILVERIO FRANCESCO (1838 - 1927)

diplomatico

Immagine del soggetto

Il castello di Dobrovo/Castel Dobra, nel Collio sloveno, residenza dei Baguer.

Nacque nel 1838 a Odessa dove il padre, Giacomo (1805-1870), era stato console del regno di Spagna. Quest’ultimo, che aveva svolto il servizio diplomatico anche in Egitto e a Vienna, si era stabilito a Gorizia, dove aveva sposato Anna Corsi. Lo stesso Silverio seguì la carriera diplomatica. Ebbe tuttavia numerosi interessi: poliglotta, fu anche numismatico e appassionato collezionista. A Gorizia, nel 1872, aveva sposato Cecilia de Catterini Erzberg (1849-1919), la cui famiglia possedeva il castello di Dobrovo che divenne la dimora dei Baguer. Ebbe due figlie, Elvira e Mercedes. Segretario dell’ambasciata di Spagna a Vienna, nel 1874 fu nominato ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede. A Dobrovo si dedicò soprattutto alla conduzione dei possedimenti della moglie e lo fece con piglio di moderno imprenditore. Aveva intuito le potenzialità del Collio per quanto riguardava una attenta produzione vitivinicola e agricola in generale, che puntava all’eccellenza dei prodotti tipici e, allo stesso tempo, alla loro commercializzazione e diffusione. Tra tutti, si dedicò in particolare alla produzione di Picolit per il quale aveva coniato anche l’altisonante nome di Chateau Dobra Doux. La sua attività in questo settore è raccontata nelle 446 carte del manoscritto che intitolò Cronaca d’amministrazione sotto la mia direzione principiando coll’anno 1880 scritta da me nel 1896. Nella cronaca vi sono anche informazioni e rimedi per le malattie delle piante, delle viti in particolare, e si tratta della necessità di un intervento continuo e mirato del contadino per ottenere il miglior risultato. Nel 1885 aprì, nello stesso castello, un piccolo museo, dove il pubblico poteva ammirare una serie di oggetti perlopiù esotici che aveva recuperato egli stesso e, prima di lui, suo padre, nei frequenti viaggi soprattutto in Oriente e nell’Africa mediterranea. Di questa eterogenea raccolta diede alle stampe il catalogo. La prima guerra mondiale causò molti danni al castello, ma ciò che si era salvato venne, per volontà dello stesso B., destinato ai Musei Provinciali di Gorizia, dove la raccolta giunse subito dopo la morte del conte, avvenuta nella stessa Gorizia il 27 aprile 1927.

Bibliografia

Mss Cormons, Biblioteca Comunale, S. de Baguer, Cronaca d’amministrazione sotto la mia direzione principiando coll’anno 1880 scritta da me nel 1896, copia fotostatica; Gorizia, Musei Provinciali, Giovanni Cossar, Inventario n. 98, 1927. Catalogo del museo del castello di Dobra (presso Cormons) fondato nel 1885 dal conte Silverio de Baguer, Gorizia, Tip. G. Seitz, s.d.

L. ZORZUT, Baguer Silverio de, in PSBL, 1 (1974), 28; G. BRADASCHIA, Andiamo insieme a visitare i Musei provinciali di Gorizia, Gorizia, Amministrazione provinciale, 1980; M. VUK, Grad Dobrovo v Goriških Brdih, «Goriški Letnik», 9 (1982), 123-148; L. DORIGO VIANI, L’anima di un mondo e di un vino: attestazioni in campo viticolo, note di vita rurale e costumanze di un tempo, Reana del Rojale, Chiandetti, 2002.

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