HACQUET DE LA MOTTE BALTHASAR

HACQUET DE LA MOTTE BALTHASAR (1740 - 1815)

botanico

Immagine del soggetto

Ritratto di Balthasar Hacquet.

Nacque a Le Conquet, in Bretagna, probabilmente nel 1739 o nel 1740. Studiò in patria medicina, botanica e mineralogia, scienze queste ultime che coltivò in occasione delle molte ed impegnative escursioni legate alla passione per le scalate che lo resero noto. Nel 1767 fu chiamato ad occupare ad Idria il posto di medico condotto liberato dalla partenza dello Scopoli. Da Idria compì diversi viaggi di studio che lo portarono ad esplorare la flora delle Alpi Retiche, Noriche, Carniche e Giulie. Nel 1781 compì un’escursione in Carnia sul monte Amariana, segnalandone poi varie specie fra cui Scabiosa graminifolia e una Spiraea che Koch descrisse come l’endemica Spiraea decumbens. A Klagenfurt conobbe Wulfen e fu proprio l’H. a proporre il nome di Wulfenia per il genere cui appartiene la famosa specie endemica che il Wulfen aveva rinvenuto il 12 luglio 1779 sulla Kühweger Alpe nelle Alpi Carniche (Gartnerkofel). Dopo l’esperienza ad Idria, l’H. si trasferì a Lubiana dove fu professore di chirurgia e divenne segretario della Società d’agricoltura e delle arti. Padroneggiava oltre al tedesco e al francese anche lo sloveno. Le sue ricerche botaniche nelle Alpi sud-orientali furono raccolte nella Plantae alpinae Carniolicae collectae et descriptae del 1782, pubblicata a Vienna. In essa descrisse per la prima volta specie endemiche delle Alpi sud-orientali, fra cui Gentiana tergoluensis, Crepis tergoluensis, Grafia golaka. ... leggi Erborizzò a lungo sul monte Matajur, riconoscendone il grande interesse floristico, legato alla particolare posizione geografica che d’inverno espone i suoi versanti orientali ai venti freddi dell’est e d’estate il suo versante meridionale ai caldi venti della pianura. Nel 1787 l’H. fu nominato professore di medicina all’Università di Lemberg in Galizia (l’attuale Lviv in Ucraina) dove restò fino al 1805. In questo periodo visitò la Galizia, la Podolia, la Bucovina e la Transilvania, pubblicando una serie di studi fondamentali per la conoscenza del territorio, tanto che per gratitudine fu nominato membro del consiglio delle miniere. I suoi meriti nei confronti della botanica gli vennero riconosciuti anche con la dedica di un genere delle Ombrellifere, Hacquetia e di due specie: Pedicularis hacquetii Graf e Spirea hacquetii Fenzl & K. Koch. Il compendio delle sue molteplici attività scientifiche è affidato all’opera principale Oryctographia carniolica in quattro volumi stampati a Lipsia. L’H. non si limita ad una descrizione dei minerali, ma vi espone notizie di vario genere sulle risorse naturali e sull’ambiente fisico. Il secondo volume è interamente dedicato alle miniere di mercurio di Idria. Dal 1810 si stabilì a Vienna dove morì il 10 gennaio 1815. Un recente simposio promosso dalla rivista “Hacquetia” dell’istituto di Biologia Jovan Hadži di Zagrabia che ne pubblica gli atti, mette in luce la poliedrica personalità scientifica dell’H. Non solo medico, botanico, mineralogista, ma anche veterinario, storiografo, etnografo. Del tutto nuova è la notizia che l’H. fu uno dei primi studiosi ad interessarsi di carsismo: fu un precursore della teoria della corrosione chimica che è alla base della morfologia carsica.

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Bibliografia

Oryctographia carniolica, oder physikalische Erdbeschreibung des Herzogthum Krain, Istrien und zum Theil der benachbarten Laender, Leipzig, I e II, 1778-1780; III, 1784; Plantae alpinae Carniolicae collectae et descriptae, Vienna, 1782; Mineralogisch-botanische Lustreise von dem Berge Terglou in Krain zu dem Berge Glockner in Tyrol im jahr 1779, Vienna, 1784; Physikalisch-politische Reise aus den Dinarischen, durch die Julischen, Carnischen, Raetischen in die Norischen Alpen, im Jahren 1781 und 1792, Leipzig, Böhme Verlag, I-II, 1785; III-IV, 1787.

POLDINI, Itinerari botanici, 19-20; G. FORNACIARI, Bibliografia botanica del Friuli, «Atti dell’Accademia udinese di scienze, lettere e arti», s. VII, 9 (1973); International Conference on the Life and Work of Balthasar Hacquet (Idrija, Slovenia, October 9-10, 2003), «Hacquetia», 2/2, Ljubljana 2003.

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