TOSORATTI ENRICO

TOSORATTI ENRICO (1922 - 2000)

esponente del cooperativismo

Immagine del soggetto

Enrico Tosoratti.

Nacque a Bagnaria Arsa (Udine) il 19 ottobre 1922 in una famiglia patriarcale. Il maggiore di dieci fratelli entrò da ragazzo nell’Azione cattolica, percorrendo una strada obbligata per chi, come lui, non se la sentiva di «fare il figlio della lupa». Al termine del conflitto, nel 1947, fu notato dal presidente dei giovani dell’Azione cattolica, il piemontese Carlo Carretto, e fu chiamato a Roma, dove divenne il primo delegato della Gioventù rurale. Tirò avanti due anni tra Udine e Roma, poi scelse di stare in famiglia e trasferire nella bassa pianura friulana l’esperienza fino ad allora acquisita. Così, su invito di Mario Lucca, entrò a far parte della Coltivatori diretti di Udine, di cui fu uno dei soci fondatori. Nello stesso torno di tempo, subito dopo essersi sposato con Adilia Sepulcri (dalla quale ebbe tre figli), avvenne il suo ingresso nelle file della Democrazia cristiana, insieme con Tonutti e con Bressani. Già in quegli anni prese a sottolineare la necessità di dare al mondo agricolo uno spazio e un ruolo nella politica. A tal proposito, va ricordato che, fino al 1951, aveva continuato a lavorare nell’azienda agricola di famiglia (una quarantina di campi), la prima a Bagnaria Arsa ad acquistare un trattore. Non va dimenticato che fu anche in virtù degli sforzi profusi da T. nel raggruppare i giovani coltivatori e dare quindi vita, insieme a Mario Lucca, ai Club 3P («futura palestra di dirigenti»), che l’associazione degli agricoltori venne riconosciuta dalla DC come una forza organizzata e ramificata nella società. Il forte legame con il mondo contadino lo portò ben presto a interessarsi dei problemi relativi al movimento cooperativo, che in alcuni settori del primario, tra cui il lattiero-caseario, vantava una notevole incidenza sulla produzione regionale. ... leggi Alla fine degli anni Cinquanta entrò nel consiglio direttivo dell’Associazione cooperative friulane, ente accomunato ai Coltivatori diretti dalla base sociale e dallo stesso orientamento politico. Nel 1961 venne nominato direttore della Federazione provinciale dei Coltivatori diretti di Treviso, incarico che preferì abbandonare, quando due anni più tardi gli venne offerta la direzione dell’Associazione cooperative friulane, che tenne ininterrottamente dal 1963 al 1982. Ed è proprio al mondo della cooperazione che egli dedicò gran parte delle sue energie, sia sul piano pratico che su quello teorico, facendosi interprete dei pensieri e delle mutevoli esigenze dei cooperatori anche attraverso le pagine della «Cooperazione del Friuli-Venezia Giulia», il periodico creato nel 1967 e per il quale firmò numerosi editoriali, poi raccolti nel volume La cooperazione del Friuli-Venezia Giulia. Editoriali 1967-1984 (Udine, 1999). In più occasioni, a partire dalla I conferenza regionale della cooperazione (1971), T. indicò come prioritari, ai fini della realizzazione dei progetti di crescita del movimento, i problemi relativi alla istruzione e alla formazione professionale. Fu tra i fondatori dell’Unione regionale della cooperazione, ente del quale venne prima nominato segretario (1975) e poi eletto vicepresidente nel marzo 1992. Sempre in ambito regionale, T. ricoprì altre importanti cariche, tra cui quelle di presidente del Consorzio per la bonifica e lo sviluppo agricolo della bassa friulana (1967-1992), presidente dell’Unione regionale bonifiche del Friuli Venezia Giulia (1969-1996), consigliere dell’Ente regionale per lo sviluppo agricolo (1968-1997), membro della giunta della Camera di commercio di Udine (1982-1993). Instancabile lettore, dedicò gli ultimi anni della sua vita alla Comunità Piergiorgio – onlus, di cui fu sindaco e poi vicepresidente, incarico che tenne fino a poco prima della sua morte, avvenuta a Udine il 21 ottobre 2000.

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Bibliografia

E. SEGALLA, Tâs tu, che tu sês un contadin, in Dieci secoli di agricoltura e 50 anni di Coldiretti, Udine, AGF, 1995, 57-143; M. ROBIONY, La cooperazione in Friuli Venezia Giulia nel secondo Novecento, Udine, Forum, 2006, ad indicem. Si ringraziano i figli Paola, Elena e Lorenzo Tosoratti per la preziosa collaborazione.

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