BASCHIERA ANTONIO

BASCHIERA ANTONIO (1795 - 1838)

ecclesiastico, letterato

Immagine del soggetto

Il sacerdote Antonio Baschiera (ritratto in collezione privata).

Nacque a Clauzetto (Pordenone) il 10 dicembre del 1795 da Giovanni Maria e da Francesca Zannier. Adolescente, si trasferì a Portogruaro per studiare presso il Seminario vescovile e diventare sacerdote. Nel 1816 il governo austriaco, desideroso di elevare il profilo culturale del clero veneto, decise di sostenere economicamente alcuni chierici particolarmente meritevoli, che avessero voluto completare i loro studi presso l’Università di Padova. B. fu uno dei tre chierici concordiesi che in quell’anno riuscirono ad accedere al percorso di studi superiori. Nel 1821 si laureò in teologia e fu consacrato sacerdote. Subito dopo cominciò a insegnare filosofia e storia universale al Seminario di Portogruaro. Quattro anni più tardi don B. fu chiamato a ricoprire l’ufficio di prefetto del ginnasio dello stesso istituto. In breve tempo il sacerdote divenne un punto di riferimento importante nel panorama culturale di Portogruaro. I discorsi da lui tenuti presso il Seminario vescovile e all’Accademia di Udine furono molto apprezzati: gli amici e i sostenitori lo aiutarono a pubblicarli e a diffonderli in tutto il Friuli. Tra le sue opere più importanti si ricordano: Sulla relazione dell’ordinamento degli studi coi vantaggi sociali (1831), Elogio funebre di monsignor Nicolò Panciera (1834); Della influenza che ha la fortuna del popolo sui costumi in esso (1834); Dell’offizio dei letterati e dei filosofi di aiutare la religione e le leggi nella formazione dei costumi (1834). Dopo quindici anni dedicati all’insegnamento e alla formazione delle giovani generazioni, B. lasciò il Seminario e, nel 1834, divenne arciprete di Fossalta di Portogruaro. Morì nel 1838. L’anno successivo gli amici e i familiari fecero pubblicare a Venezia un volume postumo, Prose edite e inedite del fu arciprete Antonio Baschiera, che sarebbe stato molto apprezzato, tra gli altri, dallo scrittore Ippolito Nievo, che alla figura di B. e ai suoi scritti si sarebbe ispirato in più occasioni, soprattutto nella stesura dell’ultimo romanzo, Il pescatore di anime, rimasto interrotto dopo alcuni capitoli iniziali.

Bibliografia

A. BASCHIERA, Sulla relazione dell’attuale ordinamento degli studi coi vantaggi sociali, Portogruaro, Tip. Bettoni, 1831; ID., Della influenza che ha la fortuna del popolo sui costumi di esso, San Daniele del Friuli, Tip. Biasutti, 1834; ID., Dell’offizio dei letterati e dei filosofi di aiutare la religione e le leggi nella formazione dei costumi, San Daniele del Friuli, Tip. Biasutti, 1834.
Prose edite e inedite del fu arciprete Antonio Baschiera, a cura di G. ZANNIER - G. DE DOMINI, Venezia, Tip. di Alvisopoli, 1839; E. VENANZIO, Commentario sulla vita dell’arciprete Antonio dottor Baschiera. Al reverendissimo dottore in sacra teologia Giovanni Maria Zannier nel giorno 27 novembre MDCCCLXXXVII, in cui solennemente si insedia novello arciprete di Fossalta, San Vito al Tagliamento, Tip. Polo, 1887; A. CICERI, “I piccoli papi di Clausedo” ovvero “Un romanzo di montanari e di preti”, in Âs, 449-458; PIGHIN, Seminario I, 141, 143, 145.

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