CARRARA GIOVANNI

CARRARA GIOVANNI (1600 - ?)

oratore, rimatore

Figlio del nobile udinese Giovanni Francesco, giureconsulto, nacque agli inizi del Seicento. Il C., che scelse la vita ecclesiastica, fu nominato canonico dall’arcivescovo Gradenigo, ma si dedicò anche alle lettere. Accademico sventato, svolse un’intensa attività nei primi anni della nuova sede del sodalizio a palazzo Gorgo in borgo Viola, dopo aver lasciato palazzo Antonini. Dal 1653 al 1662 il C. tenne i panegirici ufficiali in lode dei principi dell’Accademia (Girolamo della Torre, Francesco Sbruglio, Ettore Antonini, Marc’Antonio Sforza, Adriano Antonini, Gio. Batta di Prampero, Federico di Toppo) e contemporaneamente compose scritti d’occasione per il patriarca Giovanni Dolfin, per luogotenenti, per militari, per predicatori del duomo di Udine durante la quaresima, testi in parte stampati a Udine dallo Schiratti. L’ultima sua opera edita, composta per la fine della luogotenenza di Alvise Foscari nel 1667, ha la data del 1668.

Bibliografia

G. CARRARA, Divoto ossequio di riverenza e devozione nella partenza dell’ecc. sig. Alvise Foscari I, luogotenente, ad istanza della felicissima compagnia de’ bombardieri d’Udine, Udine, Schiratti, 1668.

LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 361; L. MILOCCO, L’Accademia udinese degli “Sventati”, in Più secoli di storia dell’Accademia di Scienze Lettere e Arti di Udine (1606-1969), a cura di V. FAEL, Udine, AGF, 199-204.

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