CESARE GIOVANNI FRANCESCO E GIOVANNI MARTINO

CESARE GIOVANNI FRANCESCO E GIOVANNI MARTINO (? - 1667)

strumentisti

Figli dell’udinese ser Pietro di borgo di Porta Ronchi, è probabile si siano formati musicalmente alla scuola della compagnia strumentale della comunità di Udine. Prima del 29 agosto 1603, quando vennero assunti per dieci anni come trombonisti «pre˛stantes et vocali, et multo magis pneumatica, hoc est spiritali musica iuvenes» nella comunità di Udine (allora composta solo da tre membri della famiglia Buzzi o Celotti) erano stati al servizio come musici «in curia serenissimum principum Austriacorum». All’atto della condotta la comunità pretese una fideiussione di 200 ducati (coperta dal padre coi propri beni) e l’impegno a non abbandonare anzitempo l’incarico; accettò comunque, su loro richiesta, di anticipare l’acquisto di due tromboni di seconda mano dal costo di 50 ducati complessivi, trattenendone poi gradualmente l’importo dal salario in due anni.

Giovanni Francesco, eccettuata una breve interruzione tra giugno 1621 e marzo 1622 quando fu in Lombardia al seguito di un non meglio precisato «illustrissimo signor commissario Antonini», servì Udine per oltre mezzo secolo, pur tra continue difficoltà economiche che lo costrinsero a ricorrere spesso al sussidio pubblico. Da Anna Nimis ebbe i figli Pietro Mario (1621) e Nella che non pare abbiano intrapreso lo studio della musica. Il 12 febbraio 1656 G. F. risultava ancora in servizio col compenso di 80 ducati annui, insieme a Gio. Giuseppe e Bernardino Celotti, mentre il 29 maggio 1658, quando la nipote decenne Franceschina, rimasta orfana dei genitori Francesco Baldassarre e Nella Cesare, venne accolta per indigenza presso l’ospedale di S. Maria della Misericordia, era già morto. Non ci resta memoria di sue composizioni.

Diverso fu il percorso di Giovanni Martino (Johann Martin Caesar) che, «scortese et ingrato de’ benefici ricevuti», era partito da Udine «insalutato hospite» nel 1605 verso «paesi stranieri», con spostamenti che ancora in parte sfuggono alle ricerche. ... leggi Nel 1610 veniva stipendiato dal duca Massimiliano di Baviera come insegnante di cornetto, l’anno seguente era cornettista e familiare del margravio Carlo di Burgau a Günzburg, vicino ad Augusta. Nel 1612 veniva nuovamente pagato dal duca di Baviera come strumentista presso la sua cappella di Monaco (non era infrequente essere chiamati a suonare di tanto in tanto), nel 1613-14 era al servizio di mons. Marco Sittico arcivescovo e principe di Salisburgo, finché nel 1615 entrò definitivamente al servizio di Massimiliano di Baviera come cornettista e in seguito, dal 1622, anche come familiare. Nonostante ciò mantenne delle relazioni con la città di Augusta come dimostra la dedica della sua ultima pubblicazione (1621) a diversi membri della famiglia Fugger. Dopo lungo servizio morì a Monaco il 6 febbraio 1667. Della sua opera compositiva ci sono pervenuti tre libri: Magnificat item Antiphone Mariales 6, 7 et 8 voci, liber I, Dillingen, G. Haenlin, 1611 (contiene nove Magnificat e quattro mottetti); Concerti ecclesiastici a una, due, tre, quattro et a cinque voci […] libro primo, Venezia, B. Magni, 1614 (la raccolta, dedicata a mons. Marco Sittico conte «Daltemps, et Gallarata arcivescovo, e prencipe di Salzburg», contiene dieci mottetti del C. e dieci di Alessandro Gualtieri, pure lui in quegli anni al servizio dell’arcivescovo salisburghese); Musicali melodie, per voci et instrumenti, a una, due, tre, quattro cinque, e sei voci […], München, N. Heinrich, 1621 (la raccolta, dedicata ai baroni Giorgio, Hieronymo, Massimiliano e Giovanni Fugger, contiene 28 mottetti con l’indicazione precisa degli strumenti richiesti per l’accompagnamento, perlopiù cornetti, tromboni, violini; è disponibile anche in edizione moderna a cura di R. Ischer, Bologna, Ut Orpheus, 1998). A questi libri vanno aggiunte 17 composizioni vocali sacre per organici diversi, ma sempre con accompagnamento d’organo e basso continuo, sparse in antologie a stampa: O Domine Iesu Christe, Prudentes virgines e Sicut mater a tre voci, in Siren coelestis duarum, trium et quatuor vocum […] organis item accomodavit, et in lucem dedit Georgius Victorinus […], München, A. Berg, 1616; Domine Iesu Christe a tre voci, in Promptuarii musici, concentus ecclesiasticos II, III et IV vocum cum basso continuo et generali e diversis […] Pars prima […] Collectore Joanne Donfrido […], Strasbourg, P. Ledertz, 1622; Alma Redemptoris mater a quattro voci, Sic Deus dilexit mundum e Si quis diligit me a tre voci, in Philomela coelestis. Sive […] cantiones sacrae cum falsibordonis, magnificat, canzonis, et basso ad organum, duarum, trium, et quatuor vocum […] edidit Georgius Victorinus […], München, N. Heinrich, 1624; Domine Iesu Christe, Gabriel Angelus e Cantate Domino a quattro voci, in Deliciae sacrae musicae […] quaternis vocibus, cum basso ad organum applicato […] publice posuit Ioannes Reininger […], Ingolstadt, G. Haenlin, 1626; Si Deus dilexit e Si quis diligit me a tre voci, Assumpta est Maria e Isti sunt duae olivae a due voci, in Promptuarii musici, concentus ecclesiasticos CCLXXXVI. Selectissimos, II. III. Et IV vocum, cum basso continuo et generali, organo applicato, e diversis […] musicis […] Opera et studio Ioannis Donfrid […], Strasbourg, P. Ledertz, 1627; Sancta Maria succurre miseris a tre voci, Gabriel Angelus a quattro voci, in Viridarium musico-marianum, Concentus ecclesiasticos plus quam ducentos, in dialogo, II. III. et IV vocum, cum basso continuoet generali, organo applicato, e diversis […] authoribus […] Opera et studio Ioannis Donfridi […], Trier, L. Zetzner, 1627; Salve Regina, in Coronis Parthenia […] Sex supra quadraginta Salve Regina a duabus ad 12 voces […] complexa a Rev. Bartholomeo Luz, Innsbruck, J. Gäch, 1629. Infine poche altre composizioni manoscritte: Sicut mater consolatur a tre voci e basso continuo (probabilmente desunto dalla raccolta Siren coelestis; nel manoscritto Mus. 1-C-2 Dresden, Sächsische Landesbibliothek Staats und Universitätsbiblio thek); due Magnificat sex vocum, nel manoscritto L 5 (Kremsmünster, Benediktinerstift, Musikarchiv); altre canzoni (Northampton, Massachusetts, Smith College, Werner Josten Library). Se i Magnificat e le antifone mariane rivelano l’influenza di H. L. Hassler nel trattamento antifonale dei gruppi vocali e nell’alternanza di passi omofonici e contrappuntistici, i mottetti a tre e a quattro voci inclusi nelle antologie appaiono più moderni nello stile e presentano una vivace alternanza di sezioni binarie e ternarie, un frequente ricorso a melismi per sottolineare parti importanti del testo e l’uso del basso continuo; essi conobbero una considerevole popolarità. Le canzoni strumentali presentano un’interessante mescolanza di vecchio e nuovo: quasi tutte iniziano con una sezione imitativa basata su un ritmo di canzone per poi proseguire con diversi artifici tra cui sezioni simmetriche, passi ternari concertati, effetti d’eco, ecc.

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Bibliografia

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