LACROMA PAUL MARIA

LACROMA PAUL MARIA (1851 - 1929)

scrittrice

Immagine del soggetto

La scrittrice Paul Maria Lacroma nel 1899.

Marie von Schmitzhausen, scrittrice nata a Trieste nel 1851 e vissuta a Gorizia per la maggior parte della sua vita, spiegava la scelta di quello pseudonimo letterario come omaggio all’isola di Lacroma dove l’arciduca Massimiliano l’avrebbe tenuta una volta, bambina, sulle ginocchia. Trascorse l’infanzia in città diverse, tra cui Pola, prima che la madre, una Bruckherr von Donau, si trasferisse a Gorizia. Qui L. conobbe l’avvocato Camillo von Egger, con il quale si maritò poco più che ventenne. Considerata dai parenti “italiana” perché da piccola parlava solo italiano, L. avrebbe però scritto soltanto in tedesco, lingua appresa da autodidatta. Influirono sul suo talento letterario la madre, che coltivava la poesia e che avrebbe pubblicato alcune liriche, e Wilhelm von Marsano, che avrebbe incoraggiato la giovane L. ad esibirsi in interpretazioni di ruoli nella filodrammatica del Concordia, il circolo esclusivo dei goriziani tedeschi. Nessun letterato goriziano di lingua tedesca ha mai raggiunto la notorietà di cui godette la scrittrice, come autrice di numerosi racconti e romanzi di successo. La sua prima raccolta di novelle, intitolata Kleeblätter [Foglie di trifoglio], uscì nel 1881 per i tipi dell’editore Karl Wokulat, che si distingueva per l’eleganza della veste grafica delle sue edizioni di testi in tedesco. I libri dell’editore Karl Wokulat, che aveva sede a Gorizia, venivano però stampati a Naunburg. Il matrimonio con Camillo von Egger interruppe i progetti di aspirante attrice che von Marsano avrebbe voluto assecondare. La vita coniugale senza figli le permise invece di dedicarsi interamente a coltivare la propria vena letteraria. L. cominciò a pubblicare le sue prime novelle a partire dal 1880 in giornali e riviste. ... leggi Il successo arrivò con il suo primo romanzo, Stürme [Tempeste], apparso a Vienna nel 1883 e accolto con favore anche in Germania. Ne vennero sottolineate soprattutto la vivacità della fantasia, la passionalità del temperamento e l’abilità nello stile. Seguirono altri romanzi di successo, come Formosa e Dosta von Drontheim, avvincente narrazione ambientata in una abbazia dell’epoca, descritta non senza efficacia. Pur nella convenzionalità dei suoi ritratti psicologici di ambiente in prevalenza aristocratico e mondano, L. si rivelò una profonda conoscitrice di quel mondo che era il suo. La fervida immaginazione di questa assai eclettica narratrice fu alimentata dagli studi e da frequenti viaggi. Dimostrò inoltre grande erudizione specialmente in alcuni romanzi storici, come Deus vicit, ambientato ad Aquileia al tempo dei romani e ispirato dai ritrovamenti archeologici di quegli anni. La sua fama di autrice di storie a intreccio, talvolta al limite della verosimiglianza, con svolgimento dell’azione in ambito sempre pittoresco e drammatico e di storie sentimentali a tinte forti, raggiunse anche l’Italia, dove i Fratelli Trèves di Milano pubblicarono l’edizione italiana di alcune sue opere. Carolina Luzzato, che dirigeva in quegli anni il «Corriere di Gorizia», tradusse in italiano La Modella e Formosa, che uscirono nel 1896 con una vivace introduzione di Domenico Giurati. Molte sue novelle apparvero in alcune riviste letterarie al tempo assai diffuse, come «Heimgarten», diretta da Peter Rosegger, e la «Rivista italiana». Qualche racconto di L. venne proposto anche dal «Triester Tagblatt» e dal foglio statunitense «Milwaukee Herold». Le riviste «Die Dioscure» e «Die Heimat» pubblicarono suoi studi storico-culturali e impressioni di viaggio, un genere particolarmente coltivato dalla scrittrice goriziana, che con la sua raccolta Bagatellen, contenente saggi sul Friuli, sulla Dalmazia, sulla Slesia e sul Veneto, ottenne un prestigioso riconoscimento a Chicago. Particolarmente apprezzate dalla critica furono le sue descrizioni di natura, ad esempio da Johannes Nordmann, che nella «Neue Freie Presse» del 13 febbraio 1886, nella sua esaltante recensione del romanzo Formosa, definiva L. scrittrice di straordinario talento. Morì a Mödling, nei pressi di Vienna, nel 1929.

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Bibliografia

E. VON DINKLAGE, Paul Maria Lacroma. Eine biographische Skizze, Introduzione a P. M. Lacroma, Dosta von Drontheim, 3. durchgesehene Aufl., Dresden/Leipzig/Wien, E. Pierson’s Verlag, 1896, V-XIV; D. GIURIATI, Paul Maria Lacroma, Introduzione a P.M. LACROMA, La modella. Formosa, Milano, Treves, 1896, V-XV; Schmitzhausen Marie, in ÖBL, 10 (1994), 338-339; H. KITZMÜLLER, Görz 1500-1915, Klagenfurt, Carinthia, 1995, 46-48.

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