NIGRIS CIRO

NIGRIS CIRO (1921 - 2009)

insegnante, organizzatore culturale

Immagine del soggetto

Ciro Nigris, al centro, con Aldo Moretti e Mario Lizzero.

N., per oltre cinquant’anni protagonista della vita culturale udinese e friulana del secondo dopoguerra, nacque ad Ampezzo (Udine) il 14 maggio 1921 da una stimata famiglia, della quale faceva parte lo zio Leone Giovanni Battista Nigris, vescovo di Filippi e delegato apostolico in Albania fino al 1945, nel dopoguerra segretario della Pontificia opera propaganda fide a Roma. Ottenuta nel 1940 la maturità classica al Liceo Stellini di Udine, dopo aver frequentato gli studi magistrali, si iscrisse alla Facoltà di lettere dell’Università di Padova; contemporaneamente insegnava come maestro prima a Mediis di Ampezzo, poi a Sauris. Nel febbraio 1942 venne chiamato al corso ufficiali alpini di Aosta e da lì, come sottotenente dell’8° reggimento, inviato sul fronte russo nel gennaio 1943, quando era già in corso la grande offensiva sovietica e la ritirata della divisione Julia. A Gomel raggiunse la sua divisione e, ferito in combattimento, attraverso l’Ucraina venne rimpatriato. Dopo un periodo contumaciale a San Candido, si riunì a Udine ai pochi superstiti della Julia. Rientrato a casa dopo l’8 settembre, N. prese subito contatti con alcuni antifascisti, fra cui Armando Zagolin, Romano Marchetti e i giovani del gruppo di Preone, e maturò la decisione di entrare nelle formazioni partigiane che alla fine di marzo 1944 si stavano costituendo anche nei dintorni di Ampezzo. L’esperienza della guerra sul fronte russo, l’indignazione morale per il trattamento riservato ai soldati italiani, la volontà di liberare il proprio Paese dall’occupante nazista furono alla base della sua decisione di prendere la via della lotta armata. ... leggi N., con il nome di battaglia di “Marco”, divenne prima comandante del battaglione Garibaldi Carnia, poi capo di Stato maggiore della brigata Carnia e, successivamente, della divisione Augusto Nassivera, vivendo appieno l’esperienza democratica della libera Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli. Terminata la guerra, N., mentre si impegnava con altri giovani del suo paese in ricerche con l’associazione “Tinisa” per nuove forme di organizzazione economica della vita della comunità, completò rapidamente gli studi universitari e iniziò la sua attività di insegnante di lettere prima a Tolmezzo, poi a Udine presso l’Istituto tecnico Zanon. Nel 1960, insieme con Rodolfo Castiglione, fu fra i fondatori del Teatro Club (di cui per molti anni fu presidente) che sarebbe divenuta l’istituzione intorno alla quale e grazie alla quale si sviluppò il teatro udinese e friulano. N. fu il protagonista di un lungo impegno teso alla realizzazione prima del Teatro delle Mostre, che si inaugurò nel novembre 1970, poi fu attivo protagonista della lunga vicenda che si concluse infine con la realizzazione del Teatro nuovo Giovanni da Udine. Nell’ambito del teatro, ebbe il grande merito di essere uno degli ideatori del Palio teatrale studentesco, a cui si dedicò con assoluta passione. Altro settore culturale a cui N. diede un importante contributo fu quello della storia contemporanea friulana e regionale, attraverso la partecipazione prima alla fondazione nel 1970, poi all’attività dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, di cui nel 1975 divenne presidente. Seppe essere di stimolo alle ricerche storiografiche, sostenendole con il suo equilibrato senso critico e con la serietà e lo scrupolo dello studioso, lontanissimo sempre da ogni forzatura ideologica. N., nonostante vivesse il suo impegno culturale in particolare a Udine, non si staccò mai dalla sua cittadina natale, Ampezzo, alla comunità della quale non solo lasciò, insieme con lo zio vescovo, la grande casa di famiglia perché divenisse casa di riposo, ma si spese affinché venissero realizzati presso l’antico edificio del municipio il prezioso Museo geologico della Carnia e una galleria d’arte dedicata alle opere del pittore ampezzino Marco D’Avanzo. N. si spense a Udine il 29 marzo 2009.

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Bibliografia

Udine, IFSML, Nigris, carte personali.
C. NIGRIS - A. BUVOLI, Percorsi della memoria civile. La Carnia. La Resistenza, Udine, IFSML, 2004; C. NIGRIS et al., Voci della memoria. Testimonianze della lotta partigiana in Friuli, Tolmezzo, Liceo classico S. Bernardino, 2004.
G. SPANGARO et al., Ricordo di Ciro Nigris, «Storia contemporanea in Friuli», 39 (2009).

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