SORGATO ANTONIO E BRUSADINI SENNEN

SORGATO ANTONIO E BRUSADINI SENNEN

fotografi

Immagine del soggetto

Il fotografo Antonio Sorgato (Udine, Biblioteca civica, Album fotografici).

Sorgato nacque a Padova il 5 settembre 1825, nipote dell’incisore e miniaturista Antonio Maria. Fu allievo del pittore Vincenzo Gazzotto per poi dedicarsi, primo di un’ampia famiglia che allargò la propria attività dal Veneto all’Emilia Romagna – a Modena, Reggio Emilia e Bologna – e al Friuli, alla professione di fotografo che praticò fino alla morte. Aprì il suo primo studio a Padova. Nel 1856 fu premiato all’Esposizione industriale veneta e nello stesso anno si trasferì a Venezia, dove aprì un atelier a San Zaccaria in Campiello del Vin. S. si dedicò in particolare al ritratto, a differenza dei suoi colleghi che preferirono le vedute da immettere sul mercato internazionale, come preparazione per coloro che intraprendevano il grand tour e, a Venezia presso i loro studi, per i viaggiatori che desideravano portare con sé un souvenir. Fu più volte premiato in mostre nazionali e ottenne la medaglia d’argento all’Esposizione mondiale di Parigi nel 1867. Nel 1877 subentrò a Giovanni Nascimbeni nella conduzione dello studio fotografico in via Rauscedo a Udine, dove si associò a Brusadini che svolgeva anche la funzione di direttore. S. morì il 2 novembre 1885.

Brusadini nacque a Udine il 22 luglio 1843 da Francesco e Anna Della Savia. Giovane professionista, attivo già nel 1876 quando fotografò la loggia municipale dopo l’incendio che l’aveva danneggiata, era titolare di uno studio annesso alla sua abitazione in via Ronchi 21. S. e B. si avvalsero anche della collaborazione, come operatore e ritoccatore, di Alessandro del Mistro, già titolare di uno studio a Venezia, che dopo un breve periodo trascorso a Udine partì nel gennaio 1879 per San Pietroburgo. ... leggi B. realizzò in quell’anno, in occasione dell’inaugurazione del tratto ferroviario Udine-Pontebba, una quarantina di fotografie che furono raccolte nell’Album fotografico della Ferrovia Pontebbana firmato assieme a S. Il portfolio ebbe un grande successo di pubblico e, secondo quanto riportato dalla stampa locale, ne furono vendute alcune centinaia di esemplari. Dopo questa iniziativa, sempre nel 1879, B. fu incaricato dalla prefettura di Udine di realizzare la campagna ministeriale di documentazione del patrimonio architettonico provinciale e, nel 1881, si dedicò ancora alle infrastrutture che stavano modificando il paesaggio friulano, fotografando i manufatti del canale Ledra-Tagliamento. La presenza di B. è documentata sino al 1882, sempre nell’ambito del sodalizio con S., che l’anno successivo, coadiuvato da Girolamo Zecchinato, fotografò importanti testimonianze artistiche udinesi, esposte in occasione dell’Esposizione provinciale del 1883, in cui ottenne la medaglia di bronzo con distinzione. Il comitato esecutivo dell’Esposizione friulana lo incaricò allora di realizzare l’Albo fotografico dei monumenti friulani da presentare all’Esposizione di Torino dell’anno seguente. La campagna di S. documentò in modo capillare le opere architettoniche ed artistiche presenti in provincia ed il suo lavoro fu oggetto di una pubblicazione (Opere d’arte in Friuli, Bardusco, 1894), una ventina d’anni dopo la sua scomparsa, a cura di Gualtiero Valentinis. Una raccolta delle foto di S. è conservata presso i Civici musei udinesi. B. morì a Trieste il 26 dicembre 1884.

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Bibliografia

P. COSTANTINI - I. ZANNIER, Venezia nella fotografia dell’Ottocento, Venezia, Arsenale Editrice, 1986, 18, 22.

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