ZANETTI ADAMO

ZANETTI ADAMO (1859 - 1946)

ecclesiastico, politico

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Il sacerdote Adamo Zanetti.

Nacque a Mariano del Friuli il 14 ottobre 1859 da una famiglia operaia. Dopo aver frequentato le scuole popolari in paese, nel 1871 andò a studiare a Gorizia, dove nel 1880, con grandi sacrifici, terminò la settima ginnasiale, ma non concluse gli studi medi, in quanto decise di conseguire la maturità presso il Ginnasio di Trieste l’anno seguente. Nel 1881 superò da esterno anche gli esami del primo anno del Seminario teologico di Gorizia e poi continuò gli studi nello stesso corso di Luigi Faidutti. Il 17 agosto 1884 fu consacrato sacerdote dall’arcivescovo Zorn e il 15 ottobre successivo fu inviato come cooperatore a Fiumicello, dove rimase per sei anni. Il 7 agosto 1890 fu nominato parroco di Brazzano e il 24 luglio 1893 parroco decano di Fiumicello, dove rimase fino al 1902 e operò attivamente nel campo sociale, realizzando molte istituzioni a favore dei contadini: cassa rurale, società per l’assicurazione del bestiame bovino, società operaia di mutuo soccorso, latteria sociale cooperativa. Z. fu, insieme all’altro “prete sociale” Faidutti, esponente nel Friuli austriaco del Movimento cristiano sociale, che per alcuni anni fu messo in difficoltà proprio dal dissidio tra le forti personalità dei due sacerdoti. Nelle elezioni politiche del 16 marzo 1897 aspirarono entrambi a diventare deputati al parlamento di Vienna per la curia dei comuni foresi friulani, ma gli elettori scelsero Z., anche se il circolo cattolico aveva designato come candidato Faidutti. Va osservato, tuttavia, che sia Z. che Faidutti, pur nella diversità della formazione culturale e della capacità di strategia politica, rientravano nel filone del Movimento cristiano sociale, che non intendeva più polarizzare la sua attenzione sulla questione romana e del papa prigioniero in Vaticano, ma sulla questione sociale, in base ai princìpi della Rerum Novarum. Z. poté fare ben poco al parlamento di Vienna, anche perché l’attività della Camera dei deputati fu in pratica bloccata dall’aspro dissidio tra tedeschi e cechi sulla lingua da usare in Boemia nei pubblici uffici, finché l’imperatore Francesco Giuseppe decise di sciogliere la Camera il 7 settembre 1900. In realtà l’attività sociale di Z. si svolse, anche durante il suo mandato parlamentare, soprattutto in Friuli. ... leggi Tuttavia, anche se l’esperienza come deputato gli diede poche soddisfazioni, egli si presentò come candidato per i comuni foresi anche alle elezioni politiche anticipate del 9 gennaio 1901, avendo come avversario il candidato liberale Giacomo Antonelli, dal quale fu sonoramente battuto. L’amarezza per la sconfitta, che egli attribuì al tradimento di Faidutti, fu tale, che lo indusse a lasciare il Friuli, il 12 marzo 1902, e ad andare come preposito capitolare a Pola, dove rimase fino al 1909. Anche a Pola operò per realizzare delle iniziative sociali a favore di operai e contadini, ispirate all’enciclica Rerum Novarum, ma dovette affrontare delle difficoltà ben maggiori che in Friuli, da parte di liberali, socialisti e perfino di un gruppo di cattolici. Per realizzare le sue opere sociali si indebitò personalmente e alla fine decise di abbandonare anche l’Istria, il 9 novembre 1909, e di andare in Argentina, dove rimase fino al 1922 e lavorò duramente per pagare tutti i suoi debiti. Dopo averli saldati, ritornò nella diocesi di Gorizia, divenuta nel frattempo italiana, e il 9 gennaio 1923 fu nuovamente parroco decano di Fiumicello, dove cercò di salvare quel poco che la guerra aveva risparmiato delle società agricole e operaie da lui fondate ai tempi dell’Austria. Il primo aprile 1935 fu collocato in quiescenza, ma non si ritirò a vita privata, in quanto si trasferì a Gradisca d’Isonzo, come assistente spirituale dell’orfanotrofio Duca d’Aosta. Dopo due anni, però, per contrasti con le autorità fasciste sull’educazione dei ragazzi, fu costretto a rinunciare all’incarico e, dopo un breve soggiorno a Gorizia, chiese e ottenne, all’età di settantotto anni, di essere nominato parroco di Borgnano, un paesino del Cormonese. Qui rimase dal 7 gennaio 1938 al 25 dicembre 1941, poi si ritirò a vita privata a Farra d’Isonzo, dove morì il 9 dicembre 1946.

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Bibliografia

«Jahresbericht» dell’Ober Staats-Gymnasium di Gorizia, annate 1874-1880; AAG, Liber ordinatorum 1790-1895, 284; ibid., Seminario teologico, 50 (Esami 1876-1884), f. 1881-1884; Catalogus sacerdotum archidioceseos goritiensis ab anno 1903.

N. AGOSTINETTI, L’onorevole Adamo Zanetti prete contadino, Udine, La Nuova Base, 1977.

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