CANTONI ROSA

CANTONI ROSA (1913 - 2009)

partigiana, sarta, sindacalista

Immagine del soggetto

Rosa Cantoni con Paolo Spezzotti in una fotografia di Franco Comuzzo (Udine, Archivio Associazione nazionale ex deportati politici, sezione provinciale).

Nacque a Paderno (Udine) il 25 luglio 1913, da Angelo, operaio tipografo, e da Maria Mos, in gioventù operaia fiammiferaia e poi ostessa. Dopo le scuole elementari si trasferì con la famiglia a Udine, fu poi avviata come apprendista al mestiere di sarta e, appena raggiunta l’età legale, fu assunta presso la ditta Arbas (poi Basevi). Le prime influenze politiche vennero assorbite attraverso il fratello Giovanni, attivista dapprima socialista e poi comunista. C. iniziò ad esprimere il suo dissenso in fabbrica durante la seconda guerra mondiale, attraverso un’attività che la accompagnò durante la sua vita: la composizione di poesie politiche, che ricopiava e faceva circolare in fabbrica. Distribuì volantini il primo maggio 1943 e il 25 luglio strappò pubblicamente il ritratto di Mussolini. Dopo i primi contatti, venne messa in relazione con Virginia Tonelli, esponente del Partito comunista italiano (PCI) clandestino, ed entrò nella rete di collegamento della Resistenza, con il nome di battaglia di “Giulia”, incaricata di trasmettere informazioni a Trieste ed ai reparti in montagna, ai quali trasportò anche armi. Contemporaneamente C. promuoveva agitazioni sindacali all’interno della Arbas, dove continuava a lavorare, finché nel 1944 si licenziò per entrare nelle file della Resistenza, come staffetta del comando della “Garibaldi”. Il 12 dicembre 1944 venne arrestata e un mese dopo inviata al campo di concentramento di Ravensbrück, primo di una serie di trasferimenti che la portarono a Buchenwald, Abterode e Penig, fino alla fuga in marzo e all’incontro con le truppe statunitensi. C., dopo varie peregrinazioni attraverso l’Europa, ritornò in Italia solo il 27 ottobre 1945. La narrazione dell’esperienza della deportazione divenne poi un impegno centrale per C., che continuò a portare la sua testimonianza ovunque richiesta fino alla fine della sua lunga vita. ... leggi Rientrata al lavoro alla Arbas, divenne delegata sindacale, e contemporaneamente iniziò il suo impegno nel PCI, nelle associazioni della Resistenza (Associazione nazionale partigiani d’Italia, ANPI, e Associazione nazionale ex deportati, ANED), nell’Unione donne d’Italia (UDI) – svolgendo in particolare attraverso questa organizzazione attività assistenziali rivolte all’infanzia colpita dalla guerra, oltre che per i diritti delle donne – e nei comitati per la pace. Nel 1947 partecipò a Firenze all’unico congresso nazionale della CGIL unitaria; nel 1956 a Budapest alla Conferenza internazionale delle donne lavoratrici. Nel 1965 fu assunta come segretaria del suo antico comandante Mario Lizzero, da due anni deputato del PCI. Nel 1975 fu eletta consigliere comunale ad Udine. Fu presidente onorario della sezione udinese dell’ANED. Morì a Udine il 28 gennaio 2009.

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Bibliografia

L. TESSITORI, I ricordi di Giulia. La storia di Rosa Cantoni, Udine, Università delle LiberEtà, 1995.

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