Agostiniano di Venezia, dopo una sosta in Padova di poco precedente al 1610 (vi accenna nella dedicatoria a Pase Bonci della sua opera Musica a due voci nella riedizione di quell’anno), nel novembre 1599 veniva nominato maestro di cappella presso la parrocchiale di Sacile, carica che il B., per ragioni che non si conoscono, molto probabilmente non ricoprì mai. Il 29 dicembre 1612 fu nominato dal capitolo dei canonici di Concordia, e limitatamente per un anno, maestro di cappella della cattedrale con l’obbligo di condurre con sé un nipote «per servire al coro nella musica». Incassato un acconto di lire 124, l’agostiniano abbandonò l’incarico prima del marzo 1613, verso una meta che non è ancora nota.
Bibliografia
Delle sue doti di compositore, per ora, fanno fede due opere: Musica a due voci utilissima per istruir i figlioli a cantar sicuramente in breve tempo et commodi per sonar con ogni sorte de strumenti del R.P.F. Gio. Battista Bianco da Venezia dell’Ordine Agostiniano novamente date in luce (Venezia, Vincenti, 1605 [16102]) e Salmi che si cantano a terza, con una messa a cinque voci, con la parte per l’organo (Venezia, Vincenti, 1621).
PRESSACCO, Musica, 2006; Bianchi Giovanni Battista, in DEUMM, I, 521; METZ, Concordia, II, 227-295: 260-261; METZ, Portogruaro, 78.
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