CASTELLI ALVISE

CASTELLI ALVISE

medico

Nato a Capodistria, ma aggregato per benemerenze alla nobiltà forogiuliese nel 1717, fu medico pubblico di Cividale dal 1706 al 1734, come risulta dai Libri della comunità della città, con uno stipendio di 400 ducati, ai quali se ne aggiunsero altri 100 nel 1714, quando morì il precedente medico condotto. Dalle introduzioni alle sue opere a stampa, si ricava che la sua formazione avvenne a Padova, prima nello Studio, attraverso la pratica di dissezione anatomica, poi in qualità di medico assistente dell’ospedale della stessa città. Il suo primo scritto è la Meditatio phisico-medica ad usum […] Fori Iulii grassante in eius finibus […] (1712). La Istoria ed idea delle punte, che di frequente grassano in Cividal […] consacrata all’illustrissima città di Cividale (1726) è invece scritta in italiano, scelta che il C. giustifica in quanto opera rivolta ai chirurghi, più che ai medici e affronta il caso della «pleuritide verminosa», l’influenza, male endemico che allora colpì Cividale tre volte in diciotto anni. L’opera si chiude con due osservazioni sulla malattia in latino, che risalgono alla pratica di dissezione anatomica fatta a Padova, datate 1698. Per rispondere ad alcuni quesiti sempre su questa malattia endemica, che colpiva il Friuli ma anche Capodistria, il C. scrisse la Lettera […] in materia medica consacrata all’illustrissima città di Capo d’Istria (1727), dedicata ai sindaci della città di Capodistria, dove il medico affermava di avere lavorato. È menzionato nel «Giornale de’ letterati d’Italia».

Bibliografia

A. CASTELLI, Meditatio phisico-medica ad usum illustrissimae civitatis Fori Iulii grassante in eius finibus boum epidemia, Venezia, Pavino, 1712; ID., Istoria ed idea delle punte, che di frequente grassano in Cividal del Friuli, e suo territorio, consacrata all’illustrissima città di Cividale, Venezia, Lovisa, 1726; ID., Lettera responsiva a quesiti fatti in materia medica consacrata all’illustrissima città di Capo d’Istria, Venezia, Lovisa, 1727. «Giornale de’ letterati d’Italia», 25 (1716), 416.

E.A. CICOGNA, Delle iscrizioni veneziane, III, Venezia, Picotti, 1830 (= Bologna, Forni, 1969), 313; GRION, Guida, 306, 324; SOMEDA DE MARCO P., Medici, 125.

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