KOCIANČIČ STEFANO

KOCIANČIČ STEFANO (1818 - 1883)

ecclesiastico, erudito, storiografo

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Lo storiografo Stefano Kociančič.

Nato a Vipacco/Vipava il 25 dicembre 1818, dopo le scuole elementari si iscrisse a Gorizia, dapprima alla Scuola normale e quindi, dal 1831, al Ginnasio, dedicandosi spontaneamente allo studio della lingua ebraica, sviluppando i suoi interessi riguardo allo sloveno, per il suggerimento di Valentin Stanig, e componendo versi. Consacrato sacerdote nel 1841, svolse attività pastorale, ma presto divenne professore nel Seminario teologico centrale, quale esperto dell’Antico Testamento e di lingue orientali; ebbe molti altri incarichi, quale redattore sloveno delle lettere pastorali e bibliotecario della preziosa biblioteca, dove attinse materiale per tanti studi. Canonico onorario del Capitolo metropolitano dal 1876, divenne rettore del Seminario centrale nel gennaio 1883. Alle eminenti personalità del tempo, come F. A Caffou e G. F. Corbatto, dedicò svariati scritti sul Seminario stesso (1868-1869) e sull’arcidiocesi (1875-1876), morendo però poco dopo, il 9 aprile dello stesso 1883 a Gorizia. Fu apprezzato molto come semitista e nell’azione a favore della cultura slovena. Tra i suoi moltissimi scritti si distingue l’Alphabetum triplex nimirum slovenicum, hebraeum et germanicum excellentissimo […] archiepiscopo Goritiensi et Metropolitae d.d. Andreae Gollmayr (firmato da Cantianulo Corona, Goritiae, 1880), che riflette la pluralità linguistica del Goriziano e la ricercatezza delle aperture culturali. Molti scritti apparvero in latino nel «Folium Diocesanum Tergesti» (dal 1865 al 1875) e nel «Folium Periodicum Archidioeceseos Goritiensis» dal 1875 in poi. ... leggi Altri scritti in sloveno sono apparsi in periodici sloveni (specialmente in «Zgodnja danica», nello «Slovenski prijatelj» o in «Glas», ma non mancano scritti vari d’occasione). I titoli superano le trecentocinquanta unità, compresi i sei articoli in ebraico. I temi affrontati sono svariatissimi e riguardano la patristica, la liturgia (specialmente quella aquileiese), la storia della Chiesa (compresi profili di martiri e di vescovi aquileiesi) e molte località, tra cui Lucinico, Sambasso/Šempas, Canale, San Pietro, Fiumicello, Farra, Capriva. La sua autobiografia è uscita nel 1887 in «Soča»; i suoi manoscritti sono conservati nella Biblioteca del Seminario teologico di Gorizia. A cent’anni dalla sua scomparsa l’Istituto di storia sociale e religiosa aprì l’attività con un convegno, tenuto il 20 gennaio 1984, che seguiva quello del 13 aprile 1983 tenuto nel Goriški Muzej di Moncorona/Kromberk.

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Bibliografia

La bibliografia di K. è raccolta nel volume Stefano Kociančič, 1818-1883: un ecclesiastico al servizio della cultura fra Sloveni e Friulani. Atti del convegno di studi, Gorizia, ISSR, 1984 [quella in latino a cura di S. TAVANO (103-107), quella in ebraico a cura di G. TAMANI (109) e quella in sloveno a cura di B. MARUŠIČ (111-130)].

A. CRONIA, Un inedito e grande dizionario sloveno-tedesco di Stefano Kociančič, «Studi Goriziani», 26/2 (1954), 17-30; B. MARUŠIČ, Il Friuli goriziano nelle opere di S. K. Atti del congresso internazionale di linguistica e tradizioni popolari, Udine, SFF, 1970, 171-179; F. KRALJ, La personalità ecclesiastica, in Stefano Kociančič, 1818-1883, cit., 21-30; G. TAMANI, L’attività di semitista, ibid., 31-36; B. MARUŠIČ, Il contributo alla cultura slovena, ibid., 37-44; E. FABBRO, L’opera del bibliotecario, ibid., 45-48; S. TAVANO, Gli scritti sulle antichità cristiane, ibid., 49-76 [= «MSF», 63 (1983), 59-92]; L. TAVANO, Lo storico regionale, ibid., 77-88; M. BRECELJ, L’autobiografia di S. K., ibid., 89-102; V. PERI, Un sacerdote e la cultura del Friuli e della Slovenia, «L’Osservatore romano», 16 settembre 1984.

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