MONTICO DOMENICO

MONTICO DOMENICO (1852 - 1931)

compositore, maestro

Immagine del soggetto

Il compositore Domenico Montico (da Vittorio Fael, Una famiglia friulana di musicisti: i Montico, «Il Friuli», 1975).

Nato a San Vito al Tagliamento (Pordenone) il 24 dicembre 1852, ereditò dal padre sacrestano e organista dilettante la passione per la musica e fu, insieme al fratello maggiore Camillo e al nipote Mario, tra i protagonisti della vita musicale udinese del primo Novecento. A sedici anni già si faceva notare per la composizione di una messa a tre voci ed orchestra che gli valse una borsa di studio per entrare al R. Conservatorio a Milano, allora diretto dall’udinese Alberto Mazzucato, ove studiò composizione con S. Ronchetti Monteviti e A. Bazzini, diplomandosi nel 1875. Nel settembre del 1886 venne eletto maestro di cappella presso la cattedrale di Adria, incarico che mantenne fino al 1889. Intorno al 1893 assunse la direzione del corpo bandistico di Udine che guidò fin quasi al 1910; fu anche direttore della Scuola di musica comunale. Compose soprattutto musica teatrale, sui modelli di Mazzucato e Verdi, e da camera (tra cui merita ricordare almeno le sue intense romanze per voce e pianoforte e un prezioso quartetto per archi), in buona parte andata perduta durante l’invasione nemica di Udine nel 1917. Dopo la guerra, nonostante fosse divenuto quasi completamente cieco, oltre all’insegnamento privato di canto riprese l’attività compositiva e riscrisse anche il bozzetto scenico per ragazzi Madre mia. Morì a Udine l’8 febbraio 1931. Tra le opere teatrali si ricordano: Edita di Lorn (opera giovanile); Il gioiello ritrovato, lavoro lirico per fanciulli (libretto di D. Montico; prima rappresentazione Udine, 1901); Madre mia! (tratto da Cuore di E. De Amicis, Udine, 1902; prima esecuzione della nuova stesura Trieste, 1925); Sofia di Clerval (A. Rocchi; Udine, 1903); Virtus, azione fantastica per ragazzi (Zamparo; Udine, 1905); Cadore (E. Nardini; Padova, 1905 e poi in molti altri teatri finché un veto governativo ritenendo l’argomento – scene della rivoluzione italiana del 1848 – atto a fomentare il movimento irredentista ne proibì l’esecuzione); Amore e sport, operetta (L. De Rosa – L. Campiutti; Torino, 1912); Marina (E. Nardini, appena ultimata venne trafugata durante l’invasione austriaca). In ambito sacro, oltre alla giovanile Messa a tre voci e orchestra (1868 ca. ... leggi), ne compose e diresse un’altra con lo stesso organico per i solenni festeggiamenti dell’8 settembre 1881 a Madonna di Rosa, presso San Vito; a queste si devono aggiungere un Gloria, un versetto (Domine ad adiuvandum), tre inni (Ave maris stella, Jesu redemptor omnium, Tantum ergo), sei salmi (Beatus vir, Credidi, De profundis, Dixit Dominus, Laudate pueri, Miserere) e un Magnificat, tutti per tre voci e orchestra databili 1886-1887 che si conservano autografi presso l’Archivio capitolare della cattedrale di Adria; inoltre un oratorio Frate Francesco per soli, orchestra e coro (A. Lami; Udine, 1927). Compose infine anche le scene corali per la commedia Il lunis di E. Lazzarini e alcune canzoni friulane, tra cui Dontre venstu, fantazzine? (testo di E. Nardini), edita postuma nello «Strolic furlan», 1932.

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Bibliografia

Libretti: Madre mia! bozzetto scenico per ragazzi, parole e musica del m. D. Montico, Udine, Doretti, 1902 (= nuova ed. 1924); Sofia Clerval, melodramma in tre atti di A. Rocchi, musica del m. D. Montico, Udine, Doretti, 1903; Virtus, opera in due atti per fanciulli del m. D. Montico, Udine, Doretti, 1905; Cadore, dramma lirico in quattro atti di E. Nardini, musica del m. D. Montico, Udine, Tip. del Patronato, 1905; Amore e sport, operetta in 3 atti e 4 quadri, di L. De Rosa [i.e. L. Campiutti], musica di D. Montico, Genova, Società tipo-litografica ligure E. Oliveri & C.

Edizioni musicali: Au revoir!, polka per pianoforte, Bologna, F.lli Cocchi, 1890; Due romanze senza parole per pianoforte [Sul lago, op. 167, Mesto ricordo, op. 171], Bologna, F.lli Cocchi, [1890 ca.]; Loin de toi, mélodie pour piano, op. 168, Bologna, F.lli Cocchi, [1890 ca.]; Canzone villereccia per pianoforte, op. 170, Bologna, F.lli Cocchi, [1890 ca.]; Raggio di luna, walzer per pianoforte, Bologna, F.lli Cocchi, [fine XIX sec.]; Tra fiori ed ombre, rêverie per pianoforte, op. 121, Bologna, F.lli Cocchi, [fine XIX sec.]; Gavotta per pianoforte, Udine, Morgante, 1906; Composizioni favorite, per pianoforte, Udine, Morgante, 19…; Segreto della mezzanotte, valzer per pianoforte solo, Udine, Morgante, 19…; L’antica furlana campestre, su autentici antichi motivi friulani, per pianoforte, Milano, Carisch e Janichen, 1914 (l’autore si firma Meni Mionn, pseudonimo di D. Montico); Soldato d’Italia, [per] canto (o mandolino) e chitarra. Parole di G. Ferrandini, Bologna, F. Bongiovanni, 1916; Rammento, melodia per baritono o mezzo soprano, con accompagnamento di pianoforte, Trieste, C. Schmidl, 1921.

Ms BCU, Principale, 3720, Canti friulani, Dontre venstu?; Cui sa mai là che jé lade.

SCHMIDLD, II (1938), 126; DEUMM, 5 (1988), 179; F. STIEGER, Opernlexikon, Opera catalogue, Lexique des opéras, Dizionario operistico, Tutzing, verlegt bei Hans Schneider, 1977-1982, Stieger I/1 65, 200; I/2, 524, 750, 814; I/3 1138, 1288; II/1, 312; III/3, 1030; IV/1, 235.

Festività straordinaria, «Il Cittadino italiano», 30-31 agosto 1881, 3; BOHÊMIEN [= M. SACCOMANNI], Il teatro sociale di Udine in cinquant’anni di vita, Udine, Tip. ... leggi A. Bosetti, 1911, 32-33; L.G., Frate Francesco, «La Panarie», 4/21 (1927), 188; a.b. [= T. LINZI ?], In memoria del m. Domenico Montico, «Ce fastu?», 8/1-2 (1932), 43-44; V. FAEL, Una famiglia friulana di musicisti: i Montico, «Il Friuli», 1975/3, 20-22; PRESSACCO, Musica, 2023, 2031, 2033, 2038; F. PASSADORE, Il fondo musicale dell’archivio capitolare della cattedrale di Adria, Roma, Edizioni Torre d’Orfeo, 1989 (Cataloghi di fondi musicali italiani, 11), schede 292-303, 407; F. COLUSSI, Una dinastia sanvitese di musicisti: i Montico, in San Vît, 87n Congrès, a cura di P.C. BEGOTTI - P.G. SCLIPPA, Udine, SFF, 2010, 335-354.

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