SILVESTRI TULLIO

SILVESTRI TULLIO (1880 - 1963)

pittore

Immagine del soggetto

Il pittore Tullio Silvestri nello studio.

Nato a Venezia nel 1880, vi frequentò l’Accademia di belle arti, con Ciardi. Spirito polemico ed ironico, non completò gli studi, ma i moduli della pittura lagunare tardo-ottocentesca, con i suoi risvolti simbolisti, sarebbero restati costanti nella sua opera, caratterizzata da un segno sciolto e rapido, in “presa diretta”, e nei tantissimi monotipi, di cui fu un valente esecutore. Nel secondo e terzo decennio del secolo visse a Trieste, frequentando l’ambiente artistico e letterario, a contatto con pittori quali Gino Parin, Vito Timmel, Piero Lucano, Carlo Wostry, poeti e scrittori quali Svevo, Saba, Stuparich e lo stesso James Joyce, allora presente in città. Partecipò quattro volte alla Biennale di Venezia, l’ultima nel 1934, allestì personali in molte città, tra cui Trieste, Venezia, Milano, Pordenone. Nel 1928 si trasferì a Zoppola, dove si sarebbe fermato per circa un trentennio. Nella vita del paese, S. trovò molti spunti per la sua pittura, che amava ambienti, fatti e figure popolari: dipinse processioni, scorci, figure d’osteria, suonatori ambulanti, ritrasse stiratrici, contadine, merlettaie, giocatori di carte. Un nucleo importante di quadri e monotipi si trova presso il Museo civico d’arte di Pordenone, altre numerose opere presso la Cassa di risparmio di Trieste, altre presso la Galleria d’arte moderna di Roma. Un suo ritratto di James Joyce è conservato presso il Musem of Modern Art di New York. S. morì a Trieste nel 1963.

Bibliografia

DAMIANI, Arte del Novecento I, 182-185; P. FASOLATO, Tullio Silvestri, Trieste, Lint, 1991; S. ALOISI, Tullio Silvestri. Gli anni di Zoppola, 1928-1960, Zoppola, Comune di Zoppola, 2003.

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