Nato a Sivigliano il 29 maggio 1936, ha compiuto l’apprendistato nello Studio De Rosa di Spilimbergo ed ha esercitato la professione di fotografo in Mortegliano. A partire dal 1973 si è dedicato principalmente alla fotografia delle opere d’arte friulane. Sua, tra le altre, la catalogazione del patrimonio artistico del duomo di Udine e delle chiese di Mortegliano. Nei giorni successivi al terremoto del 6 maggio 1976, ha realizzato per conto della Società filologica friulana, uno straordinario réportage nei paesi distrutti dal sisma, immagini in buona parte pubblicate nello stesso anno nel numero 2-3 della rivista «Sot la nape» (e nell’estratto Taramòt in Friȗl). Le sue fotografie hanno in seguito illustrato il catalogo della mostra Civiltà friulana di ieri e di oggi (inaugurata a Passariano nel 1980 ed itinerata negli anni seguenti in più di cinquanta località in Italia, in Europa, Americhe, Africa e Australia), i numeri unici della Società filologica friulana, e numerose pubblicazioni dei Musei civici e del Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine, del Museo diocesano di Pordenone, del Centro Friulano Arti Plastiche, della Fondazione Crup e della Deputazione di Storia Patria per la quale ha realizzato dal 2013 al 2016 più di cinquemila fotografie d’arte pubblicate nei 75 volumetti della collana “Monumenti del Friuli”. Nel 2006 ha tenuto una mostra personale nella Galleria del Girasole di Udine esponendo immagini del suo réportage sulle devastazioni del terremoto, create nel maggio del 1976. Ha partecipato all’Intart di Eisenstadt, nel 2009, con un’immagine “pasoliniana”, creata nella campagna delle Miriscis di Casarsa nel 1995. È morto a Mortegliano l’11 marzo 2016: due mesi dopo, in occasione del 40° anniversario del terremoto in Friuli, a Venzone è stata inaugurata una mostra con immagini da lui realizzate nel 1976.
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